Waral-Urban Art Project è il festival di street art che trasforma il centro storico di Varallo Sesia in un museo a cielo aperto. Ideato e curato dal fotografo Alessandro Dealberto, originario del luogo, la manifestazione è un grande work in progress che richiama ogni anno noti street artist a lasciare il loro segno sui muri della città. 

Con Waral-Urban Art Project presente e passato si mescolano, si reinventano, dialogano tra loro. Graffiti e murales vanno a decorare facciate e palazzi storici, diventando un tutt’uno con la ricca tradizione di Varallo. “L’obiettivo è quello di creare un museo a cielo aperto, che possa arricchire l’offerta artistica del territorio e richiamare un nuovo pubblico a far scoprire il patrimonio locale” racconta Alessandro Dealberto. 

I murales di Waral-Urban Art Project

©Marta Ghelma

Fonte d’ispirazione per gli street artist è la storia, le tradizioni e l’arte di Varallo e di tutta la Valsesia. Con questo spirito è stato realizzato il “Davide e Golia” di Andrea Ravo Mattoni, la riproduzione con spray a muro del capolavoro di Tanzio da Varallo del 1625 custodito alla Pinacoteca di Varallo. Altre opere notevoli sono i due murales firmati da reFRESHink nell’area dell’ex Rotondi, che s’ispirano al Museo Calderini e raffigurano il gufo e il falco pellegrino (i simboli, rispettivamente, di Varallo vecchia e nuova), e la mappa di Varallo, opera di Matteo “Ufocinque” Capobianco, che riprende la rappresentazione iconografica del borgo eseguita dal noto incisore Blasio Manauft nel 1688. 

©Marta Ghelma

Sul numero 281 (giugno 2020) di Itinerari e Luoghi, disponibile in edicola e online, trovate maggiori informazioni, curiosità e un itinerario a piedi da Orta San Giulia a Varallo Sesia.
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