Fra Bourbonnais et Forez, nel dipartimento dell’Allier in Alvernia-Rodano-Alpi, c’è un borgo di charme dove si respira ancora l’atmosfera di un tempo: ecco cosa vedere fra i vicoli acciottolati (e non solo) di Chatelus. A due passi dalla Route Nationale 7. (Nella foto di apertura: La Maison des Dimes, la torre di guardia dell’antica fortificazione di Chatelus del XII° secolo. Foto @LUC OLIVIER).
Abbarbicato su uno sperone roccioso sempre esposto al sole, lungo la strada romana da Cusset (Allier) a Marcigny (Loire), Chatelus è un piccolo gioiello di 140 abitanti. Antico borgo celtico popolato all’epoca da guerrieri, artigiani e cavalieri, dopo l’invasione romana del 52 a.C. il villaggio divenne un importante centro agricolo; molti secoli più tardi, nel 1196, sotto il regno di Filippo Augusto, il barone Guichard – signore del castello – fece entrare Chatelus nella storia: è a questo periodo infatti che risale la trasformazione del vecchio forte costruito in legno in un maniero di pietra protetto da un ripido pendio sul fiume Barbenan da un lato e, dall’altro, dalla torre di guardia. Da quel momento facoltosi possidenti terrieri, i signori di Chatelus, primi baroni del Bourbonnais, si fecero conoscere durante le crociate e la guerra dei cent’anni. Cos’ammirare allora passeggiando per le viuzze di questa località oltre al Municipio, antico presbiterio del borgo? Intanto la Maison des Dimes, torre di guardia della fortificazione del XII° secolo. Divenuta nel 1750 dimora di Claude Desbatisse de la Bercoeuille, curato della parrocchia, la costruzione prese il nome attuale dalla riscossione della decima, la tassa che corrispondeva al decimo del raccolto versato dagli abitanti, proprio da parte del religioso che vi dimorava.
Per decenni, dopo il restauro, la “maison” ha ospitato dimora e atelier del pittore e artista Jean-Gabriel Jonin, scomparso anni fa; oggi, su richiesta, se ne possono però visitare le collezioni d’arte esposte grazie alla disponibilità della moglie (prenotazioni al +33 06.19928647).
Nel cuore del villaggio sorge la chiesa neogotica di Saint Cyr, completata nel 1904. A volerne la costruzione e a raccogliere i fondi per la sua realizzazione fu il parroco Forestier che donò anche il terreno su cui edificarla; a benedire la posa della prima pietra fu invece il vescovo di Moulins nel 1901. Trent’anni più tardi l’edificio sacro venne dotato anche di orologio. Da non perdere è anche la statua della Vergine di Trayon, raggiungibile a piedi su un sentiero oltrepassando a nord il corso del Barbenan. In quella che per decenni, dal 1885 al 1992, è stata invece la vecchia aula scolastica del borgo si trova il Museo della Scuola.
Libri ingialliti dal tempo, sussidiari con le pagine consumate, pennini e inchiostro viola, cartine geografiche con confini non più esistenti ma anche mobili dell’Ottocento, scarpe e grembiuli, banchi e panche in legno e tante fotografie in bianco e nero. Una visita da non perdere per capire la vita quotidiana degli scolari dell’epoca. Orario di apertura: dal 2 maggio al 31 ottobre, da giovedì a domenica dalle 14.30 alle 18.30, fuori stagione su appuntamento (info al +33 06.72817215). Biglietto: intero adulto 3,20 € (ridotto 1,60 €); ragazzo a partire dai 6 anni 1,90€ (ridotto 0,95 €); adulto in gruppo (minimo 10 persone) 2,20 € (1,10 € ridotto); ragazzo in gruppo (sempre minimo 10 persone) senza limite di età 1,30 € (0,65 € ridotto). Gratuito per accompagnatori. Per chi lo desidera è possibile acquistare cartoline, vecchi manifesti, libri scolastici e set da scrittura (prezzi da 0,40 € a 21,35 €). Lungo il fiume Barbenan, nel sobborgo di Gribory, si trova l’omonimo mulino alimentato ad acqua, dal 1963 proprietà della famiglia Lallias. Ultimo ancora funzionante dei 18 esistenti, il mulino di Gribory (in origine qui si faceva olio per l’illuminazione dai semi di canapa) oggi produce farina di grano, segale, kamut, orzo, 5 cereali, castagne e pure olio di noci. Nella graziosa bottega annessa si possono acquistare prodotti rigorosamente biologici e di qualità.
Per informazioni su orari di apertura al pubblico +33 04.70550124. Agli amanti della natura infine Chatelus offre 5 diversi itinerari a piedi con partenza (e ritorno) dalla chiesa parrocchiale di Saint Cyr. C’è il circuito della “Borne Romaine” (8 km – 2 ore circa) attraverso un paesaggio di profonde vallate e creste con antiche testimonianze geologiche. Poco più lungo (8,5 km) è il percorso “des Faures” che porta sulle montagne borbonesi con splendida vista sulle pianure del nord e a sud sui monti fino al complesso vulcanico dei Puys d’Auvergne. Il circuito dei castelli (circuit des Chateaux) si snoda invece per 11 km (3 ore e 15 minuti) su sentieri adatti a tutti; solo un tratto di 300 metri a nord ovest di Guetalon, dopo il passaggio del Barbenan, è più impegnativo. Sulla vecchia strada romana che da Roanne si dirige verso il borgo di Lapalisse si può percorrere, in entrambi i sensi, il “Chemin Romain” (12,5 km in 3 ore e 30) con interessanti punti panoramici. Infine, l’itinerario agreste Chatelus-Arfeuilles (8,5 km – 2 ore e 30) che prevede un tratto comune con il GR3 (uno dei migliori trekking di tutta Francia), dal borgo di Chatelus per l’appunto alla croce Bruyere tramite l’omonima strada. Lo si può percorrere anche partendo dal municipio del villaggio di Arfeuilles.
Come arrivare
Chatelus è raggiungibile in poco più di mezz’ora in automobile dalla vicina Vichy (38 km) oppure dalle cittadine di Roanne (39 km) e Lapalisse (16 km) tramite la Route Nationale 7
Dove dormire
Per un soggiorno in famiglia o con amici si può scegliere il centro polifunzionale (Salle d’activités et hébergements) in località Le Bourg, immerso fra i paesaggi boschivi di Chatelus. Adatto agli appassionati di attività all’aria aperta (escursioni a cavallo o in bicicletta) così come a chi è di passaggio nella regione, offre una bella veduta sui monti del Bourbonnais. Possibilità di locazione della sala (sino a 140 persone) e delle 4 camere (da 2 a 5 persone); bar aperto il venerdì dalle 11.30 e pasti su prenotazione. Per informazioni contatti al +33 06.47328821.
Dove mangiare
Aux Bons Amis, deliziosa trattoria di un tempo a Le Bourg. Christiane Dufor, proprietaria del caffè-ristorante assieme al marito, in cucina è una garanzia. Assaggiate gli antipasti, le carni e le rane (in umido o fritte), vera specialità della casa, con un bicchiere di buon vino rosso locale. Menù dai 14 ai 40 €. Aperto tutto l’anno (a eccezione dell’ultima domenica di aprile). Capienza massima 50 persone. Prenotazioni al +33 04.70550100.
Cosa comprare
Oggetti rari, bijoux creativi, orologi antichi ma anche mobili d’epoca, ceramiche per arredare la casa e tanto altro. Andate da Corinne Forge: la sua boutique brocante “Au Fouille Tout” si trova a Les Chevreaux (frazione di Chatelus) ed è aperta tutti i giorni in estate e ogni domenica dell’anno o su appuntamento in settimana. Informazioni al +33 06.87131480. “Ré-Création” (località Le Bourg) è invece l’atelier di Jacqueline Vincent che realizza a mano oggetti d’artigianato e pezzi unici fra cui gioielli, cartoline postali, dipinti su seta, legno e vetro. Sempre qui si possono prenotare escursioni e gite rurali nei dintorni del borgo. Apertura su rendez-vous; pomeriggio dedicato all’arte ogni terzo giovedì del mese, dalle 14 alle 17. Info al +33 06.77877293.