Soprannominata “l’isola buona” dall’esploratore francese Jean de Béthencourt, primo ad approdare a Lanzarote, La Graciosa è un fazzoletto di terra di soli 27 km quadrati, dimenticato dal turismo di massa.
Vulcani, terra rossa, case bianche, spiagge ancora più bianche, acque e barche di pescatori: così si presenta l’isola dove l’asfalto non è mai arrivato. Dimenticatevi di strade, ponti, gallerie e aeroporti; qui ci sposta solo a piedi o in bicicletta. I 650 residenti vivono quasi tutti nell’unico centro popolato, la capitale Caleta del Sebo. Da qui partono i traghetti che collegano l’isola a Lanzarote, passando per lo stretto di El Rio, per una navigazione di circa 25 minuti.
La Graciosa fa parte della Riserva Marina dell’Arcipelago Chinijo, la riserva marina più grande d’Europa e una zona di alto valore paesaggistico. La sua ricchezza naturale si deve all’ambiente marino circostante, uno dei più ricchi e vari delle Canarie dal punto di vista biologico.
A La Graciosa circola la leggenda di un antico tesoro, nascosto agli inizi del XIX secolo sotto la sabbia da una nave in fuga dai pirati. Non a caso si narra che questa piccola isola delle Canarie abbia ispirato L’Isola del Tesoro, il capolavoro di letteratura per ragazzi di Robert Louis Stevenson. Leggende e tesori a parte, La Graciosa rimane un paradiso per gli amanti della natura e della tranquillità: scopriamo qui le sue meravigliose spiagge, nella speranza di poterle visitare di persona al più presto.
Le spiagge incontaminate de La Graciosa
Con la bici potete raggiungere anche gli angoli più remoti e spettacolari dell’isola, come Playa de las Conchas, lungo la costa del nord, considerata una delle più pittoresche dell’arcipelago: seicento metri di sabbia dorata, circondata da acque turchesi e incorniciata dal vulcano Montaña Clara Bermeja e dall’isolotto Montaña Clara, entrambi rosso fuoco.
A Playa de la Lambra, invece, non aspettatevi la sabbia ma una spiaggia formata da minuscole conchiglie e un piccolo pueblo “addormentato”, dove un tempo si trovava una fabbrica di salamoia ormai chiusa.
Punta del Pobre è il punto migliore per ammirare il vulcano Montaña Amarilla, le cui rocce, a causa degli agenti atmosferici, si sono trasformate in scivoli, vasche e onde pietrificate. Una sorta di “parco giochi degli dei Vulcano, Eolo e Nettuno”, come lo chiamano i locali. Ai piedi di questo vulcano c’è Playa de la Cocina, una delle spiagge più selvagge e incontaminate dell’isola. Larga solo cinquanta metri, questa caletta è riparata dal vento e gode di un panorama paradisiaco. Imperdibile.
Sul numero 280 (maggio 2020) di Itinerari e luoghi, disponibile in edicola e online, trovate maggiori informazioni, curiosità e un itinerario dedicato a Lanzarote e La Graciosa.
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