Palermo, Capitale della Cultura 2018, luogo dai mille volti dove la stratificazione culturale è alla base di una realtà umana accogliente e vivace. A piedi o in bici tra mercati, botteghe, chiese barocche e luci mediterranee.

di Enrico Caracciolo

PALERMO ITINERARIO A PIEDI O IN BICI: Giudecca, Ballarò, Zisa e Capo.

  • Punto di partenza e arrivo: Quattro Canti
  • Lunghezza: 7,7 km
  • Durata: mezza giornata
  • Periodo: tutto l’anno

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HIGHLIGHTS

OLTRE I LUOGHI COMUNI

Viaggio nel viaggio assolutamente da non perdere è il NO MAFIA Tour nel cuore della città: alla scoperta dei punti simbolo di Palermo oltre i luoghi comuni: le storie, i personaggi, gli eventi e l’impegno sociale della società civile per cambiare rotta accompagnati da chi respira e vive la città quotidianamente; un’occasione per un’esperienza vera e per un viaggio di conoscenza reale (tel. 091.8616117, Whatsapp 393.8567438, www.addiopizzotravel.it)

ARTISTI E ARTIGIANI

Da non perdere una visita ai laboratori artistici di Benedetto Gelardi, scultore e argentiere (Piazza G. Meli 5, tel. 091.6111885, www.benedettogelardi.com)  e di Angela Tripi, artista dei presepi in terracotta con bellissimi pastori (Via Vittorio Emanuele 452, tel. 091.6512787, www.angelatripi.it).

Inventiva, creatività, manualità, innovazione, arte, sono gli elementi che costituiscono la filosofia di ALAB, Associazione Libera Artigiani-Artisti Balarm.

In sostanza più di 50 botteghe e 250 artisti-artigiani associati che hanno scelto di riqualificare il centro di Palermo.

Il risultato è un laboratorio diffuso, un percorso artistico che rivela il genio di una città estremamente vitale in tutti settori: arredamento, scultura, pittura, ceramica, cuoio, serigrafia, legno, giocattoli, tessitura, design, borse, sartoria con una grande attenzione verso la sostenibilità e il riciclo dei materiali.

Segnaliamo le borse di Zonzo (via Paternostro 99) e Del Pellegrino (via Calascibetta 9/11), Vicolo 4 (vicolo San Carlo 4) con acquerelli, ceramica e cuoio; ancora le borse e le creazioni di Ciatu (piazza Aragona 3) di Elena e Fabrizio, il laboratorio creativo Azyzo (via Paternostro 39).

Da non perdere Spazio a Tempo (via Vittorio Emanuele 297) dove la creatività si materializza nelle foto di Isola, lampade animalesche e collane 100% recycled di Manuea Baldanza – www.wolla.it, i meravigliosi pesci di Antonio Semola, ma soprattutto i geniali pupi di latta di Alessandra Gennaro.

Info e contatti: ALAB, via Divisi 39, tel. 091.8430345, www.alabpalermo.it

PUPI E PUPARI

I pupi di Salvatore Bumbello, Palermo, Sicilia, Italia

Salvatore Bumbello realizza pupi e spettacoli teatrali con la sua compagnia Opera dei pupi Brigliadoro; il laboratorio si trova in via Barbaraci 9 (cell. 347.5995278) ed è visitabile; gli spettacoli si tengono generalmente presso il Museo Internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino”.

Museo internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino”, Palermo, Sicilia, Italia

Gli spettacoli dei pupi realizzati dall’Associazione Figli d’Arte Cuticchio (Via Bara all’Olivella 95; tel. 091.323400, www.figlidartecuticchio.com) si tengono il sabato e la domenica; il teatro propone episodi tratti dalla Storia dei Paladini di Francia.

Di fronte al teatro si trovano il Laboratorio Teatrale e il Laboratorio Artigianale che si possono visitare giornalmente.

Museo Internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino”, Piazzetta Antonio Pasqualino 5, www.museodellemarionette.it:  domenica e lunedì dalle 10.00 alle 14.00. Da martedì a sabato dalle 10.00 alle 18.00. Chiuso nei giorni festivi.

DOLCI IRRESISTIBILI

salvatore Cappello, Pasticceria Cappello, Palermo, Sicilia, Italia

Pasticceria Cappello, Via Colonna Rotta 68; tel. 091.489601, www.pasticceriacappello.it: la pasticceria ad altissimi livelli del maestro cappello.

Ideal Caffè – Stagnitta, Discesa dei Giudici 42/44, tel. 091.6172513, www.idealcaffe.it: torrefazione e gelateria.

Pasticceria Costa, Via G. D’Annunzio 15 (angolo via Alfieri, 13); tel. 091.345652, 091.341664, via Maqueda 174, tel. 091.9807927, www.pasticceriacosta.it: un riferimento anche per i palermitani.

COSA COMPRARE

Coppole vere e artigianali, classiche e innovative dal Cappellaio Matto (Via Vittorio Emanuele 171; cell. 338.4770864) berrettificio artigiano di Filippo Velardi, un guru in tema di coppole, che regala ironia e spiccato senso dell’humor.

Ancora coppole e berretti artigianali al Berrettificio Panormus di Salvatore Catanzaro (Via Garibaldi 45-72, tel. 091.7737288, cell. 389.6534077, www.anticoberrettificiopanormus.com).

Borse e cinture in cuoio presso Quir (Via Ponticello 55/57; tel. 091.2515038, cell. 339.8239962), creazioni di pregio fatte interamente a mano da massimo Milani e Gino Campanella.

INFORMAZIONI UTILI

COME ARRIVARE

  • Aereo: L’aeroporto di Palermo “Falcone Borsellino” è servito dalle principali aeree. Dista 30 km dal centro di Palermo (autostrada A29) ed è ben collegato con gli autobus Prestia e Comandè (tel. 091.586351) in 50 minuti con partenze ogni mezz’ora; l’ultimo bus della giornata attende eventuali ritardi del volo.
  • Treno: per chi proviene dal “continente” il passaggio dello Stretto di Messina avviene su traghetto (compreso nel prezzo); Palermo è collegata per ferrovia con Catania, Messina e Caltanissetta. Nave: Il porto di Palermo (tel. 091.6277111) è collegato con Genova, Livorno, Napoli, Cagliari, Salerno.
  • Auto: si raggiunge da Messina con l’autostrada A 20; da Catania con la A 19.

DOVE DORMIRE

Ai Viceré B&B, via Pignatelli Aragona 82, tel. 091.5073915, 60-90 € la doppia, www.aivicere.com: centrale, accogliente, ottime colazioni e informazioni sulla città.

La Casa degli Artisti B&B, via Lincoln .101; tel. 091.7840398, cell. 334.3324090, 60-80 € la doppia, www.casaartisti.it: nel cuore della città, bagno in camera e buona colazione; senso dell’ospitalità a casa di Filippo e Camilla.

Nuvole Residenza, via del Celso 14, cell. 388.8065358, 70-100 € la doppia con colazione, www.nuvoleresidenza.it: camere, appartamenti; anche galleria d’arte, biblioteca, cucina; design e antiquariato; un tuffo nell’arte.

Piazza Marina B&B, Salita Partanna 3, tel. 091.327607, 50-80 € la doppia, www.piazzamarina.it: centrale, accogliente, camere curate e buone colazioni.

La Fuitina B&B, Via Garraffello 6; tel. 091.9766501, 55 € la doppia: a due passi dalla Vucciria, accogliente, WI-FI, noleggio bici, servizio lavanderia su richiesta.

AREA CAMPER, AUTO E MOTO

Parcheggio Area Sosta Camper Green Car Palermo, Via Quarto dei Mille 11B, tel. 0961.6515010, www.greencarpalermo.it: aperto 24 ore su 24, acqua, energia elettrica, acqua e scarico reflui, bagno con doccia, WI-FI, 25 posti camper, 120 posti auto (60 coperti), 50 posti moto.

DOVE MANGIARE

Bisso Bistrot, via Maqueda 172/a, tel. 328.1314595, www.bissobistrot.it: pasta, pesce, carne proposti secondo ricette e sensibilità palermitane, ambiente accogliente e informale, buon rapporto qualità prezzo.

 Il Mirto e la Rosa, via Principe di Granatelli 30; tel. 091.324353, cell. 392.21265027, www.ilmirtoelarosa.com: materie prime di qualità, sapori siciliani autentici nobilitati da una cucina equilibrata e raffinata.

Moltivolti, Via G. M. Puglia 21, tel. 091.2710285, cell. 327.2377487, www.moltivolti.org: simbolo dell’integrazione culturale, cucina siculo-etnica, da provare il cous cous con verdure, ottimo rapporto qualità-prezzo.

Pot-Cucina&Bottega, Via Garibaldi 62, tel. 091.6161300, www.potcucina.it: materie prime e prodotti del territorio vicino, ricette tradizionali e rivisitate; sapori autentici e qualità.

Quattro Mani, via Francesco Riso 3, tel. 091.6165046, www.ristorantequattromani.com: cucina familiare siciliana proposta con eleganza e qualità, ottime le materie prime e le elaborazioni; tappa per chi ama la cucina di qualità.

NOLEGGIO BICI

Social Bike, Discesa dei Giudici 21, tel. 328.2843734, https://www.socialbikepalermo.com/it/: noleggio bici, e-bike e tour guidati come Palermo Belle Epoque, Street Food Bike Tour, Nature & Slow Food.

Velotour, Via Francesco Crispi 86, tel. 091.5085525, cell. 347.4869847, www.velotourent.com: e-bike e consulenza percorsi con tracce gpx sul sito.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI

Ufficio Informazioni Turistiche, Piazza Bellini e Via Torremuzza 15, www.visitpalermo.it: informazioni, visite guidate a tema, servizi e prenotazioni.

NOTE DI VIAGGIO

Sabato pomeriggio, alle cinque in punto Andrea Vajuso apre le porte della sua sartoria chantant. Si ferma il pedale della macchina da cucire e partono mandolini, chitarre, fisarmoniche e tamburelli degli amici che abitualmente si ritrovano per cantare e suonare canzoni siciliane, napoletane e sudamericane.

È un rito abituale, uno dei tanti, che racconta l’animo di questa meravigliosa città che fa dell’apertura e della contaminazione valori assoluti.

La storia della città è la sovrapposizione e integrazione di stratificazioni umane permeabili nei confronti delle diversità che hanno portato ad una società multietnica dalla plurima identità unificata in un patrimonio materiale e immateriale di enorme valore.

La multiculturalità di questo luogo trova un elemento fondante nella cultura ebraica che per ben 15 secoli, fino al 1492, ha letteralmente impregnato la città.

Due quartieri, la Meschita e la Guzzetta raccolti intorno al fiume Kemonia costituivano la giudecca dove vivevano anche cristiani e musulmani, in realtà un quartiere aperto che ha fatto di Palermo un caso unico e antecedente rispetto ad altre città come Venezia e Roma dove la realtà ebraica era una sorta di città chiusa dentro la città.

Via Meschita, l’Oratorio del Sabato, lo straordinario Archivio Comunale e l’ipogeo del tardo quattrocentesco Palazzo Marchesi dove si può scendere fino al probabile Mikveh, il bagno rituale ebraico, destinato principalmente alle donne.

Il 31 marzo 1492 l’editto di Granada di Ferdinando II d’Aragona decretava l’espulsione degli Ebrei dal regno di Spagna. Palermo accusa un colpo duro trattandosi di una comunità di 35.000 persone: ricchi commercianti ma anche umili e valenti artigiani.

Sarà il viceré Fogliena che proponendo una conversione al cattolicesimo trova l’unica strada possibile per la permanenza in città e in 9000 rimangono.

Il risultato di una storia così intensa e stratificata è un presente che vibra di una forte energia creativa.

Le mani degli artigiani trasformano qualsiasi cosa in pezzi di vita palermitana. Arabe pulsioni si ritrovano nei personaggi dei presepi di Angela Tripi: corpi, volti, movimenti scolpiti nella terracotta, costumi curati nei minimi dettagli sono la memoria della tradizione spirituale e pagana della Natività.

Ballarò, mosaico umano

L’eredità delle tante identità palermitane si traduce in una esplosiva carica di umanità che sembra voler polverizzare il peso di pregiudizi e confini strumentali che negano i valori fondanti della cultura intesa come scambio di valori e di saperi, oltre i luoghi comuni.

E così accade che Ballarò, uno dei mercati più antichi del mondo, dove il km 0 si praticava più di mille anni fa, quando le case e le bancarelle e erano a stretto contatto con gli orti, è diventato il simbolo di una dilagante multiculturalità.

Intorno al mercato vive quotidianamente un mosaico di ben 18 gruppi etnici, motore pulsante di un luogo senza barriere che fa della diversità una preziosa ricchezza.

Non distante dall’infinito barocco della chiesa del Gesù (Casa Professa) c’è Moltivolti, espressione virtuosa del concetto di contaminazione.

Moltivolti è un ristorante siculo-etnico e un riuscito progetto di impresa sociale e co-working inteso come spazio condiviso da associazioni del terzo settore, operatori sociali, volontari, associazioni impegnate nell’accoglienza e integrazione dei migranti, inclusione sociale, diritti umani, turismo responsabile e sviluppo locale.

Si mangia molto bene da Moltivolti perché qui la tradizione siciliana incontra Grecia, Afghanistan, Senegal, Gambia e il menù illustra una storia di sapori che va dalla pasta alla norma alla moussaka, dal cous cous di pesce, al Mafè, alla lasagna caracau. Indimenticabile il cous cous alle verdure preparato da Shapoor, cuoco afgano che con poche parole, sospiri e silenzi ti disegna sul foglio bianco della tua ignoranza la vita di un migrante: un disegno che ti porti dentro per sempre insieme al profumo e al sapore del suo cous cous.

Voci e urla, sguardi e sussurri dei molti volti di Ballarò sono una scultura dinamica che prende forma, giorno dopo giorno, secolo dopo secolo, in uno spazio umano chiamato Palermo, mosaico di sentimenti che non finisce mai.

ITINERARIO 

Dai Quattro Canti si imbocca via Maqueda lambendo la Fontana Pretoria e il Palazzo Pretorio sulla sinistra. Oltrepassata Piazza Bellini con la chiesa di San Cataldo si prende a sinistra la via dei Calderai imboccando subito (sulla destra) il vicolo Meschita nel cuore della Giudecca, il Quartiere Ebraico. Da vedere l’Oratorio del Sabato e la chiesa di San Nicolò da Tolentino. Si prosegue lungo via Giardinaccio attraversando via Maqueda e raggiungendo la piazza Santi Quaranta Martiri al Casalotto. Inizia così il passaggio nel quartiere di Ballarò. Lungo via Ponticello e vicolo Casa Professa si arriva alla chiesa del Gesù, imperdibile gioiello barocco. Dopo una visita al mercato di Ballarò, uno dei cuori pulsanti della città, si prosegue lungo la via Porta di Castro fino alla bellissima chiesa di San Giovanni degli Eremiti, esempio prezioso di architettura arabo-normanna. Si passa vicino al Parco d’Orleans e al cospetto dell’imponente Palazzo Reale e la Cappella Palatina, considerata una delle chiese più belle del mondo per i mosaici bizantini e l’integrazione tra arte e architettura, raggiungibile da piazza Indipendenza. Da qui si prosegue verso la via Colonna Rotta dove merita una sosta la pasticceria Cappello, vero e proprio tempio per golosi e buongustai. La tappa successiva è il Palazzo della Zisa eccellenza assoluta della cultura arabo-normanna che caratterizza la città. Seguendo via Lascaris si arriva in piazza del Noviziato e poi al Palazzo di Giustizia, luogo fortemente simbolico della storia di Palermo.  Da qui lungo via Giovanni Battista Pagano si arriva alla Porta Carini, ingresso verso il Mercato del Capo che si può vivere in tutta la sua vitalità camminando su via Beati Paoli. Da qui si continua verso l’asse di via Maqueda (lungo via Judica e via Sant’Agostino) dove si piega a destra attraversando l’area pedonale fino ai Quattro Canti.

La seconda parte dell’itinerario passa per i quartieri della Kalsa e Vucciria

Dai Quattro Canti si imbocca via Maqueda oltrepassando la Fontana Pretoria. Si aggira il Palazzo Pretorio attraversando la piazza Bellini davanti alla chiesa di San Cataldo e l’Uffico Turistico (oppure aggirando la piazza passando per via Calderai e vicolo teatro Bellini). Si percorre la Discesa dei Giudici dove si può fare una sosta golosa (caffè, granita, o brioche con gelato) da Stagnitta. Attraversata via Roma si prosegue passando tra le chiese di Sant’Anna la Misericordia (a sinistra) e Gesù e Maria alla Mercede (a destra). Poco dopo, sulla sinistra, la Galleria d’Arte Moderna “Empedocle Restivo” di fronte alla piazza Croce dei Vespri e poi piazza Aragona, dove si trovano varie botteghe artigianali, nel quartiere della Kalsa. Da qui seguendo via Alloro si raggiunge piazza Marina con le meravigliose magnolie del Jardin Garibaldi e il Palazzo Chiaramonte Steri. Non distante da qui, in piazza Antonio Pasqualino, il Museo Internazionale delle marionette merita una visita. L’itinerario prosegue verso il mare su via Vittorio Emanuele verso Porta Marina dove si piega a sinistra verso La Cala passando per il Foro Italico (Mura delle Cattive). Si risale verso il cuore della città seguendo La Cala fino a piazza Fonderia. Da qui si raggiunge il quartiere della Vucciria passando nei pressi della fontana del Garraffello, luogo simbolico dove già nel XIV secolo c’erano le logge delle Nazioni estere, importante mercato e tavola pubblica della città. Attraversata la Vucciria si torna su via Roma risalendo le scale di Discesa Caracciolo. Si gira a sinistra fino  via Vittorio Emanuele dove si va a destra arrivando dopo 200 metri, ai Quattro Canti.