Da ovest a est, in un’affascinante itinerario alla scoperta della terra fra due fiumi (immagine in apertura, Badia Polesine, ponte sull’Adige). I due fiumi principali d’Italia, l’Adige e il Po, che nel basso Veneto, nella provincia di Rovigo, disegnano paesaggi naturali straordinari come il Delta del Po, area Mab Unesco dal 2015 e set cinematografico prediletto dai grandi registi italiani.

Lusia - Torre Morosini_ Rovigo
Lusia – Torre Morosini

Dai borghi incastonati nella campagna alle maestose ville venete, fino a chiese e abbazie, teatri, festival e un patrimonio artistico e culturale diffuso e inimmaginabile. Un tesoro per il viaggiatore curioso e slow che ha l’opportunità di vivere questo territorio in mille modi: a piedi e zaino in spalla, in bicicletta, e-bike, in camper, nelle strutture ricettive diffuse dove l’accoglienza è la prima dote.

Villa Mocenigo - Canda_Rovigo
Villa Mocenigo – Canda

Tra musei, ville storiche e sapori di un tempo

La storia del luogo è millenaria e risale all’età del bronzo, testimoniata dalla presenza di tre musei archeologici di cui due nazionali a Fratta Polesine nel complesso di Villa Badoèr e uno ad Adria, dove sono custoditi reperti di arte greco-romana-etrusca di grande pregio, oltre a una preziosa collezione di gioielli e di vasi e oggetti in vetro.

Museo Grandi Fiumi_interno_LUC_5989_Rovigo
Il Museo Grandi Fiumi a Rovigo

Accanto alle testimonianze storiche, spiccano interessanti edifici di archeologia industriale, sapientemente restaurati e valorizzati, oggi sedi di grande valore e rappresentanza di iniziative, imprenditoriali e di ricerca, di sviluppo culturale e formazione universitaria. A Rovigo c’è anche il Museo dei Grandi Fiumi che ripercorre la storia del territorio vista dalle acque dell’Adige e del Po.
Il Polesine poi, come tutto il Veneto, presenta tratti produttivi e peculiarità testimoniate dallo sviluppo di distretti legati all’agricoltura e alla pesca. Qui, nello specifico, la capacità artigianale trova la sua massima espressione nel distretto della Giostra di Melara e Bergantino, dove si trovano maestri costruttori di bellissime giostre vendute in tutto il mondo e produttori di fuochi d’artificio che, tra l’altro, da anni illuminano Venezia nella Festa del Redentore.
Il tutto senza dimenticare le bontà locali: Rovigo è culla di una terra fertile dove crescono ottimi prodotti orto-frutticoli, ed è fiorente anche la coltivazione di mitili grazie ad acque che rispettano parametri ambientali di qualità. Sono cinque i prodotti certificati: Insalata di Lusia IGP, Aglio Bianco Polesano DOP, Riso del Delta del Po IGP, Radicchio Rosso Chioggia e Rosolina IGP, Cozza di Scardovari DOP. Da non perdere anche la Zucca di Melara, il Pane Biscotto di Loreo, la Ciabatta Polesana di Adria, il Pan del Doge Villadose e l’Ostrica Rosa del Delta del Po.

Michele da Firenze, 1440-1445, terracotta policroma e dipinta, Polittico di Raccano, Raccano di Polesella, Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria_ Rovigo
Michele da Firenze, 1440-1445, terracotta policroma e dipinta, Polittico di Raccano, Raccano di Polesella, Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria

Un 2024 di grandi appuntamenti

L’anno in corso vedrà l’apertura di musei ed esposizioni di rilievo: a settembre sarà inaugurato il Museo Diocesano della Cattedrale di Adria-Rovigo – inserito nel Sistema Museale Provinciale di Rovigo, denominato Pollicinum Museo Polesine – dove troveranno collocazione opere provenienti da tutta la diocesi. Come quelle della quadreria della Pinacoteca del Seminario, argenti e suppellettili, la Madonna della Vita e il Polittico di Raccano (opere di Michele da Firenze in terracotta dipinta del ‘400 padano). Inoltre, un significativo nucleo di paramenti settecenteschi, la suggestiva “Galleria delle Processioni” e la multimediale sala dell’organo, che consente la riproduzione de “il re degli strumenti musicali”.

Henri de Toulouse-Lautrec_ Troupe de Mlle Eglantine, 1896, lithographie au pinceau, au crachis et au crayon, en trois couleurs _ Farblithographie, cm 62,3 x 80,3_Rovigo
Henri de Toulouse-Lautrec_ Troupe de Mlle Eglantine, 1896, lithographie au pinceau, au crachis et au crayon, en trois couleurs _ Farblithographie, cm 62,3 x 80,3

A Palazzo Roverella a Rovigo sono poi in programma grandi mostre in linea con i grandi successi di Kandinskij e Renoir. Lo scorso 23 febbraio (prosegue fino al 30 giugno) si sono accesi i riflettori su Henry Toulouse-Lautrec con una mostra curata da Jean-David Jumeau-Lafond, Francesco Parisi e Fanny Girard, direttrice del Museo Toulouse-Lautrec di Albi in Francia. L’esposizione è incentrata soprattutto sull’attività del pittore Toulouse-Lautrec, con dipinti provenienti da prestigiosi musei americani, europei e, in particolare, francesi, mettendo l’artista a confronto con realisti, impressionisti, simbolisti con cui condivideva esperienze e momenti di vita quotidiana. Grazie alla collaborazione di Nicholas Zmelty per la sezione Manifesti e Incisioni, la mostra non dimentica l’intensa attività che l’artista ebbe in questo campo.

Giacomo Matteotti_Rovigo
Giacomo Matteotti. nel 2024 ricorre il centenario dalla morte

Le celebrazioni per Giacomo Matteotti

Nel 2024 ricorrono i 100 anni dalla morte di Giacomo Matteotti, grande uomo politico polesano, pubblico amministratore, molto attivo e impegnato nell’attività sindacale delle cooperative e nell’attività parlamentare, segretario del Partito Socialista Unitario. Il Comitato Provinciale per le Celebrazioni, con il sostegno della Fondazione Cariparo, ha promosso la mostra “Giacomo Matteotti (1885 –1924). Storia di un uomo libero”, in programma dal 5 aprile al 7 luglio a Palazzo Roncale. L’iniziativa è curata dal professor Stefano Caretti, tra i massimi studiosi di Matteotti e di storia del socialismo, docente di Storia contemporanea all’Università di Siena.

Per l’occasione è stato anche previsto un prezioso riallestimento complessivo del percorso di visita della sua casa natale a Fratta Polesine, già Monumento Nazionale dal 2017. Oltre agli spazi interni, ripensati per ricordare che la casa è sì luogo familiare ma anche luogo di nascita di nuove idee, nell’inedito percorso c’è un’attenzione particolare riservata al giardino proposto come spazio di riflessione e approfondimento, permettendo al visitatore di fermarsi nella quiete tra gli alberi a leggere libri e testi reperibili all’interno.

Info

Ti potrebbe interessare: In bicicletta nel Parco Delta del Po: l’Argine degli Angeli