Un weekend in cui soffermare lo sguardo, spesso sfuggente e distratto, sulle bellezze poco conosciute e solitamente inaccessibili del nostro Paese, grazie agli itinerari tematici e alle aperture speciali proposti dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in 230 città italiane: l’occasione saranno le Giornate FAI d’Autunno, evento realizzato sabato 13 e domenica 14 ottobre 2018 dai Gruppi FAI Giovani a sostegno della campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia”, attiva dal 1° al 31 ottobre.
Da nord a sud della Penisola l’invito è quello di lasciarsi sorprendere dalla ricchezza del patrimonio diffuso italiano, scoprendo o riscoprendo con occhi curiosi e da prospettive insolite oltre 600 luoghi in tutte le regioni. Per l’occasione, 3.800 volontari – appartenenti soprattutto ai Gruppi FAI Giovani – accompagneranno gli italiani lungo itinerari a tema, alla scoperta di centinaia di luoghi inaccessibili o poco valorizzati, raccontati con lo spirito entusiasta che caratterizza i giovani. Itinerari a tema, da percorrere liberamente, per intero o in parte, che vedranno l’apertura di palazzi, chiese, castelli, aree archeologiche, giardini, architetture industriali, botteghe artigiane, musei, fari ma anche interi quartieri e borghi.
All’accesso di ogni luogo sarà richiesto un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, a sostegno dell’attività della Fondazione. Per gli iscritti FAI e per chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento – a questi ultimi sarà dedicata eccezionalmente la quota agevolata di 29 euro anziché 39 – saranno riservate aperture straordinarie, accessi prioritari, attività ed eventi speciali in molte città. La quota agevolata varrà anche per chi si iscriverà per la prima volta tramite il sito www.fondoambiente.it durante tutto il mese di ottobre.Tra gli itinerari tematici e i luoghi più interessanti: a Roma grazie all’itinerario Viaggio nella modernità del Novecento saranno visitabili, tra gli altri, il Treno Presidenziale (già Treno Reale), costruito per il re Vittorio Emanuele III nel 1928 e poi utilizzato dai Presidenti della Repubblica e da altri passeggeri illustri, e il Bunker della Stazione Termini, la cabina di comando sotterranea costruita nel 1936 dove i ferrovieri dovevano rifugiarsi in caso di bombardamenti e, tramite 730 leve, continuare a garantire la partenza e l’arrivo dei treni. E ancora il Palazzo dell’Aeronautica, costruito tra il 1929 e il 1931 per volontà di Italo Balbo, che ben rappresenta l’architettura di regime e allo stesso tempo stupisce per un’organizzazione degli spazi interni e per soluzioni tecnologiche avveniristici per l’epoca.
A Milano tra le aperture la Torre della Fondazione Prada, struttura di 60 metri e 9 piani, inaugurata di recente, che ospita spazi espositivi e servizi per il pubblico e dalla cui terrazza panoramica si gode una vista inedita della città; Palazzo Edison, progettato nel 1892 dall’architetto Enrico Combi, che sorprende per la ricchezza dei suoi interni dove si possono ammirare splendidi pavimenti di marmo, preziose decorazioni, statue e due straordinarie vetrate a forma di cupola, tra le più grandi del mondo; Palazzo Marino, dal 1861 sede dell’amministrazione comunale, la cui costruzione iniziò nel 1558 su progetto del perugino Galeazzo Alessi per volere del ricco commerciante genovese Tommaso Marino.
A Napoli l’itinerario Saglienn’pe l’Arena toccherà alcuni luoghi a valle della collina di Capodimonte, tra cui il Real Orto Botanico, oasi verde di quasi 12 ettari realizzata nel XIX secolo durante il dominio francese che oggi conta circa 25.000 esemplari di 9.000 specie diverse di piante, provenienti da ogni parte del mondo, e il Giardino di Babuk, un angolo incantato e misterioso della città, che custodisce fiori, fontane, affreschi, alberi secolari e un profondo ipogeo utilizzato per estrarre tufo, poi rifunzionalizzato come cisterna d’acqua e, durante l’ultimo conflitto mondiale, come rifugio antiaereo.
L’itinerario proposto a Modena andrà invece alla scoperta della città sotterranea, con visite all’ex Albergo Diurno di piazza Mazzini costruito nel 1932 e caduto in disuso nel secondo Dopoguerra, chiuso al pubblico da oltre trent’anni e oggi al centro di varie ipotesi di riqualificazione, al Canale di San Pietro, imbrigliato in una chiusa che tuttora contribuisce alla pulizia della rete fognaria modenese, e al Naviglio, che nasce presso la “Casa delle acque” e di cui sarà eccezionalmente possibile ammirare le sorgenti calandosi nei sotterranei della città.
Quattro i fari aperti in occasione delle Giornate FAI d’Autunno: il Fanale di Livorno, aperto in via straordinaria, uno dei fari più antichi d’Italia, distrutto dai tedeschi in ritirata nel 1944 e ricostruito utilizzando gran parte delle sue macerie; il Faro di Portofino (GE), eccezionalmente visitabile, costruito nel 1870 e tornato di recente a vivere dopo un lungo abbandono grazie all’arrivo del nuovo guardiano; la Torre Aragonese di Porto Torres (SS), normalmente chiusa al pubblico, costruita nel 1325 e divenuta faro nel XX secolo; il Faro della Vittoria a Trieste, che commemora i marinai caduti nella Prima Guerra Mondiale. E ancora, a Darfo Boario Terme (BS) si potrà accedere alle fonti e alla cupola liberty del 1913 delle Terme di Boario e allo Stabilimento di imbottigliamento delle acque minerali Boario, Vitasnella e Fonte Essenziale del gruppo Ferrarelle SpA; a Savona sarà visitabile il Carcere di Sant’Agostino, in cui vennero rinchiusi alcuni importanti personaggi dell’antifascismo e della storia italiana, quali Ferruccio Parri, Carlo Rosselli e Sandro Pertini, imprigionato qui nel 1925 e nel 1941; a Soveria Mannelli (CZ) visite alla Casa editrice Rubbettino fondata nel 1972 dal giovane segretario di scuola media Rosario Rubbettino e oggi vera e propria eccellenza manifatturiera e importante riferimento sociale e culturale nella regione.
Inoltre, quest’anno molti percorsi avranno come fil rouge l’acqua e tra i siti visitabili ci saranno anche numerosi mulini, dighe, cisterne, acquedotti e depuratori, in accordo con la campagna #salvalacqua che il FAI sta promuovendo per sensibilizzare i cittadini sul valore di questa risorsa preziosa ma sempre più scarsa. Ad esempio, l’itinerario proposto a Bologna porterà alla scoperta del legame quasi millenario tra la città e le sue acque, ripercorrendo luoghi storici come il Canale delle Moline, parte del sistema idrico eccezionalmente privo d’acqua e quindi percorribile, e il Complesso della Salara, storico magazzino del sale costruito a metà del Cinquecento, e ancora la Chiusa di Casalecchio e Palazzo Zani, attualmente sede del Consorzio della Bonifica Renana.
Info: www.giornatefai.it www.fondoambiente.it