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Quel San Lorenzo dimenticato

A Roma è esposta una delle sculture più emozionanti di Donatello. L’opera d’arte, a lungo dimenticata, è ora visibile al grande pubblico.

E’ lo scultore più importante dell’Umanesimo e Roma gli rende omaggio fino al 28 aprile 2019.

Il prezioso busto di terracotta raffigurante San Lorenzo, realizzato da Donatello, finora comparso in mostre temporanee, è esposto ora per un lungo periodo a disposizione del grande pubblico, a Palazzo Venezia, a Roma.

L’iniziativa, promossa dal Polo Museale del Lazio diretto da Edith Gabrielli, è inserita nell’ambito di Artcity Estate 2018.

donatello san lorenzo

Donatello

Donato de’ Bardi, detto Donatello (1386- 1466) fu il più celebrato scultore fiorentino del quindicesimo secolo e uno dei più grandi scultori di ogni tempo. Partito da un clima ancora largamente connesso al cosiddetto Gotico internazionale, l’artista s’impose ben presto insieme a Brunelleschi e a Masaccio per la carica innovativa, diventando uno degli alfieri del primo Rinascimento.

Il busto di terracotta di San Lorenzo fu realizzato per il portale maggiore della Pieve di San Lorenzo a Borgo San Lorenzo nel Mugello, una chiesa posta una quarantina di chilometri a nord di Firenze. La datazione sembra cadere intorno al 1440, negli stessi anni in cui Donatello realizzava il David in bronzo – che ancor oggi ispira il famoso premio cinematografico – e dunque poco prima del cruciale soggiorno a Padova.

Anche per via della sua collocazione disassata il San Lorenzo rimase per molti secoli nell’oblio. Già transitato nelle collezioni dei principi di Liechtenstein, è stato riscoperto dalla critica soltanto nel 2003, con il suo ingresso nella collezione di Peter Silverman e Kathleen Onorato.

Il busto è attualmente considerato una delle più serie e importanti acquisizioni al catalogo di Donatello. Gestito dal Polo Museale del Lazio, il Museo Nazionale del Palazzo di Venezia ha sede entro un grandioso edificio del Rinascimento, Palazzo Venezia appunto, fondato negli anni cinquanta del XV secolo. Fin dalla costituzione del museo, nel 1916, la raccolta si caratterizzò per il numero e la qualità dei pezzi quattrocenteschi. La presenza stabile nell’odierno percorso di visita di autori come Pisanello, Benozzo Gozzoli o Mino da Fiesole rappresenta il contesto ideale per il busto di Donatello. Per tale motivo visitare in questi mesi il Museo del Palazzo di Venezia significa comprendere un momento chiave dell’intera arte italiana.

Ingresso incluso nel biglietto di Palazzo Venezia: intero 10 euro, ridotto 5 euro o nel biglietto unico di Palazzo Venezia con Castel Sant’Angelo: unico intero 15 euro, unico ridotto 7,50 euro. L’ingresso è gratuito la prima domenica di ogni mese in entrambi i siti.

Info: www.art-city.it

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