I prossimi 8 e 9 giugno andrà in scena la tredicesima edizione del Palio del Ticino, rievocazione storica di un evento realmente accaduto.

La sera prima

La sera prima del palio nel cortile del Castello Visconteo si svolge una cena con 500 commensali dietro prenotazione (cenadigala@paliodelticino.com). Durante lo svolgimento della cena si svolgono spettacoli di intrattenimento di vario genere: giocolieri, acrobati del fuoco, trampolieri, amazzoni, ecc.

I LUOGHI DEL PALIO

Ore 10.30 La Basilica di San Michele Maggiore, capolavoro del romanico lombardo che ospitò antiche incoronazioni, dai re longobardi a Federico Barbarossa, domenica mattina alle 10.30 ospita cerimonia di benedizione del Palio del Ticino.

Ore 16. Il Castello Visconteo. Dimora dei Visconti da cui parte alle 16 il Corteo Storico alla presenza del Duca e della Duchessa. Dalle alle 10 alle 18 quest’anno per la prima volta si trasforma in un intero accampamento medioevale e mercato con arti e mestieri tradizionali dell’epoca perfettamente riprodotti.

Ore 18. Il Ponte Vecchio: all’ombra delle arcate del Ponte Vecchio e sulle rive del fiume Ticino si svolgono le gare del Palio.

IL PALIO

Il Palio del Ticino ripercorre e rivive i momenti di giubilo e festa per il rientro vittorioso della flotta di Filippo Maria Visconti.

Il corteo. Il corteo storico: il Duca e la Duchessa, preceduti da un lungo corteo di sbandieratori, armigeri, arcieri e cortigiani, attraversano in festa la città dal Castello fino al Ponte Vecchio sul Ticino per accogliere la flotta vittoriosa. Nella composizione del corteo storico prendono anche posizione gli atleti delle società remiere che si sfidano nelle competizioni sul fiume. Sotto lo stendardo di ogni singola Associazione seguono gli arcieri, i podisti e i vogatori.

La competizione. Il Palio del Ticino è costituito grazie alla collaborazione delle 5 Associazioni rivierasche di Pavia che vantano un’antica e gloriosa storia sulle rive del fiume Ticino.

Le sei squadre, distinte per livree, si sfidano nelle tre competizioni previste per il Palio: la gara con i barcé con equipaggio a due vogatori su un percorso di 800 metri  e il tiro con l’arco con gli arcieri posizionati sulla riva destra del fiume che tireranno un totale di 9 frecce ognuno.

Lo scopo della competizione tra le sette squadre remiere è quello di vincere il “cencio” dell’edizione dell’anno in corso. Ogni anno viene fatto disegnare da artisti locali. L’artista di quest’anno è: Diego Boiocchi in arte Moho.

Pavia Palio del Ticino

LA STORIA

Galeazzo II Visconti, uomo di bell’aspetto, intelligente, colto, fine politico e abile giurista, patrono del Petrarca  che chiamò a Pavia come precettore per suo figlio Gian Galeazzo e come diplomatico. Abbellì Milano ed il Milanese di molti edifici, avviò la costruzione della rocca di Porta Giovi a che divenne in seguito il Castello Sforzesco, mentre il suo Castello di Pavia diveniva un cantiere aperto di artisti provenienti dall’Europa francofona che diffusero in Italia gli ultimi sviluppi dell’arte tardo gotica. Fondò l’Università di Pavia (Università fra le più antiche al mondo). Nel 1431 con suo nipote Filippo Maria Visconti, Signore di Milano si ebbe lo scontro tra la flotta di guidata da Pasino degli Eustachi, Pavese e Capitano Generale del Naviglio Ducale e della Darsena, e l’imponente flotta della Serenissima Repubblica di Venezia, comandata da Nicolò Travisano. I navigli ducali, salpati da Pavia per prevenire un attacco alla città nei pressi di Cremona, si imbattono nella flotta della Serenissima che, forte di un centinaio di navi cariche di soldati, risaliva il fiume proprio per portarsi ad assediare l’antica Ticinum (l’attuale Pavia). Il rientro a Pavia fu trionfale e i Pavesi in segno di tripudio imbandierarono le imbarcazioni con tutto ciò che dipiù vivace e colorato avevano a disposizione, ivi comprese le divise degli ufficiali veneziani catturati, proprio da ciò pare derivi il termine “Gran Pavese” ancora oggi utilizzato per indicare le navi “pavesate” o da “pavesare” nei giorni di festa.