Da oggi fino al 6 gennaio 2019 tre diverse sedi espositive ospiteranno i disegni, le vignette e le pagine d’epoca di Giuseppe Scalarini, un omaggio al grande illustratore in occasione del 70° anniversario della sua scomparsa, avvenuta a Milano il 30 dicembre 1948. Il progetto espositivo, promosso dal Comune di Milano-Cultura, ideato e realizzato dalla Fondazione Anna Kuliscioff in collaborazione con Unione Femminile Nazionale con il patrocinio di Regione Lombardia, rientra nel palinsesto “Novecento Italiano”, il programma promosso e coordinato dal Comune di Milano dedicato all’approfondimento delle manifestazioni creative che hanno caratterizzato il secolo scorso. Il percorso, distribuito su tre sedi, presenta vignette e disegni del grande illustratore lombardo nella nuova formula di “raccolte” tematiche scelte tra i suoi lavori meno conosciuti. A Palazzo Moriggia|Museo del Risorgimento è possibile ammirare le raccolte “Il Bestiario”, “Marionette e burattini”, “Miniature”, “Prospettive”, “La Scuola” e “Il ‘Dante’ di Scalarini”. Palazzo Morando | Costume Moda Immagine presenta “La Milano di Giuseppe Scalarini”, che è la Milano del Duomo, del periodo bellico e del Sindaco Caldara, ma anche dei bozzetti pubblicitari inediti e sconosciuti per il “Panettone Alemagna”. Infine, l’Unione Femminile Nazionale ospita la raccolta “Le donne nella penna di Giuseppe Scalarini”. Il cuore della mostra è Palazzo Moriggia, con la seguente scansione del percorso espositivo:

Il Bestiario: Scalarini era solito rappresentare le tematiche umane attraverso gli animali. I predatori diventano simboli di conquista, sopraffazione e violenza, così come gli animali domestici e mansueti diventano vittime di quella stessa violenza e avidità. L’elemento umano e quello animale si fondono, creando forti suggestioni che portano il lettore a riflettere sugli eventi della quotidianità. Dalle miniature al disegno: a partire da uno schizzo grande come un francobollo avviene la realizzazione di un disegno che, con la tecnica del collage e il continuo apporto di nuovi elementi, si amplia nella forma e nel contenuto. La raccolta completa delle miniature comprende 302 fogli – circa 1800 disegni – che hanno avuto la funzione di promemoria per la redazione di altri disegni. Oltre alle “miniature” sono esposti gli originali e le pagine d’epoca a testimonianza dell’opera finita.

Scalarini_La-guerra_1914

Marionette e burattini: Scalarini spesso utilizza la metafora della marionetta per illustrare la condizione in cui versa l’umanità, protagonista di un teatro manovrato da chi detiene il potere. Gli uomini, infatti, sono strumenti delle manovre politiche, economiche e sociali di chi governa.

La scuola: per Scalarini la scuola rappresenta un’istituzione importante e da difendere in quanto luogo di formazione. Ma la scuola è anche l’ambiente che meglio si presta alla raffigurazione sarcastica ed irriverente di un determinato momento storico-politico. In questa raccolta particolare importanza è data al periodo degli anni trenta, quando Scalarini illustrava, utilizzando il tema della scuola, le strisce del “Corriere dei Piccoli”. In queste circostanze è stato costretto a modificare il suo tratto e a firmare con pseudonimi non potendo, per proibizione di Mussolini, usare la sua celebre firma a rebus. Quasi nessuna delle strisce disegnate per il “Corriere dei Piccoli” è mai stata esposta al pubblico.

Le Prospettive: contrariamente a quanto affermato da alcuni commentatori, Scalarini possedeva una visione architettonica ben precisa, sicuramente derivata dalla sua formazione come disegnatore tecnico. Le strade, con la loro prospettiva, accolgono importanti fenomeni politici e sociali; da un lato rappresentano la condizione umana, dall’altro comunicano un messaggio di speranza che si staglia all’orizzonte. La mostra, aperta fino al 6 gennaio 2019 in tutte le sedi interessate, è a ingresso libero, mette a disposizione dei visitatori una guida gratuita e propone un programma di visite guidate dedicate alle scuole.