Lo hanno chiamato “Miele della Rinascita”. E non certo a caso: a poco più di sei anni dalla tempesta Vaia, la resilienza della natura ha dato vita a fioriture selvatiche di bosco raccolte dalle api che hanno prodotto un miele straordinario. Un miele che il gruppo di lavoro impegnato nella ricostruzione delle aree boschive distrutte e al recupero della biodiversità compromessa, ha ribattezzato “Miele della Rinascita”.
Un miele speciale del quale Le Città del Miele, la rete dei territori che danno origine e identità ai mieli italiani, si fanno sostenitori ideali per promuovere e valorizzare il valore che accompagna la tutela della biodiversità territoriale.
Una produzione limitata
“Il Miele della Rinascita” è stato prodotto e invasettato dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige come produzione limitata, destinata a promuovere il progetto di recupero LIFE VAIA. È un miele originato da orti forestali che accompagnano il lavoro di imboschimento dei boschi danneggiati dall’evento meteorologico estremo. Il lavoro di recupero è affrontato con un approccio innovativo di misure agroforestali finalizzato alla preservazione dell’ecosistema, tutela della biodiversità e sviluppo di filiere produttive, in particolare nell’ambito dell’apicoltura e dei piccoli frutti per la trasformazione. Il sistema innovativo prevede la realizzazione – su limitate superfici di terreno – di orti forestali coltivati temporaneamente da varie specie erbacee e arbustive a valore commerciale (piccoli frutti, piante alimurgiche e officinali), in grado di garantire un reddito alternativo alle colture forestali. L’obiettivo del progetto è puntare a sviluppare e valorizzare i prodotti e i servizi sostenibili in aree boschive distrutte da eventi catastrofici, aumentando la resilienza ecologica, economica e sociale degli ecosistemi forestali.
Il progetto LIFE VAIA
“Il Miele della Rinascita” porta con sé quanto accaduto tra il 26 e il 29 ottobre del 2018, quando violente piogge e un vento fortissimo di 200 km/ora colpirono un’area boschiva di oltre 40 mila ettari e abbatterono milioni di alberi, compromettendo per decenni il futuro dell’economia agro-forestale del territorio: è il tragico bilancio della Tempesta Vaia.
Da quella distruzione ambientale prese forma il progetto LIFE VAIA, finalizzato al recupero delle foreste dai danni provocati al patrimonio della biodiversità. Il Progetto, a valenza europea, è gestito in sinergia da dieci partner: Rigoni di Asiago (capofila), Veneto Agricoltura, Università di Padova-Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF), Fondazione Edmund Mach, Comuni di Asiago e di Gallio, Fiera di Longarone Dolomiti, World Biodiversity Association (WBA), Association Française d’Agroforesterie (Francia), Università di Santiago di Compostela (Spagna) e Venetian Cluster.
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