I milanesi riscoprono i luoghi del fare e dell’artigianato tra tradizione, innovazione e tecnologia 4.0. Dal laboratorio che produce i cappelli per i reali inglesi alla fabbrica che crea le chitarre di alluminio per gli idoli del rock come Ben Harper, passando per il laboratorio della Pirelli dove nascono i mitici pneumatici da Formula 1, sino all’officina meccanica che realizza a mano e con l’ausilio delle nuove stampanti 3D i componenti per riportare in vita le fuoriserie d’epoca. E ancora: scoprire i segreti della legatoria d’arte o di come nascono un anello in un laboratorio orafo o un paio di scarpe artigianali. Sono queste alcune delle settanta realtà tra aziende, laboratori, atelier, botteghe, centri ricerca e Fab lab che hanno aderito, sabato 29 settembre, a “Manifatture aperte” la giornata di visite guidate, laboratori, workshop e incontri alla scoperta dei luoghi in cui nascono gli oggetti del Made in Italy ricercati in tutto il mondo. L’appuntamento è ideato e voluto dal Comune di Milano per avvicinare i cittadini, i giovani e gli studenti alla nuova e antica manifattura valorizzando nel contempo il grande patrimonio di sapienza artigiana di ieri e di oggi presente in città. Ad aprire le proprie porte ai milanesi per scoprire i segreti, la tradizione e l’innovazione nella produzione saranno 11 fabbriche, 28 tra laboratori e atelier, 9 maker space, 6 accademie (Arsutoria, Dama accademy, IED, Istituto Secoli, Scuola del Castello, Siam1838), 4 officine, 2 centri ricerche (Pirelli e PiuLab-PoliMI), 4 musei e spazi espositivi (Museo della scienza e della tecnica, Riva 1920, Material connexion, Jannelli & Volpi) oltre a 5 progetti che sviluppano impresa a vocazione sociale.
Settanta luoghi del fare, che potranno essere visitati singolarmente oppure seguendo sette percorsi tematici che, legando insieme diverse realtà ed esperienze del mondo produttivo, raccontano come nascono le cose, da chi sono fatte e come la tradizione si fonde con l’innovazione.
Fabbricazione Digitale, un percorso per scoprire come robot, stampanti 3D, lasercut e IoT stanno cambiando il modo di progettare e fabbricare le cose. Fabbriche del design, un cammino che accompagna il pubblico alla scoperta di alcune straordinarie esperienze che hanno saputo unire creatività, progetto e grande qualità manifatturiera nel segno del design Made in Italy.
Botteghe d’arte, un itinerario che accompagna il pubblico dentro alcune delle più note e prestigiose botteghe storiche della città per scoprire i segreti di come nascono borse, cappelli, tessuti, libri, ceramiche, gioielli.
Officine di Passioni, mette insieme realtà molto diverse unite da un filo rosso: passione e sapienza tecnica che diventano impresa. Dove si impara la manifattura, due passi tra le storiche accademie di moda e design, il Museo della scienza e i laboratori del Politecnico di Milano, le scuole comunali e i centri di formazione che insegnano come realizzare gli oggetti.
Donne e manifattura, dedicato all’anima rosa della manifattura milanese dalle botteghe dell’artigianato di lusso alla robotica applicata alla moda dove imprenditorialità, ricerca e innovazione vanno oltre gli stereotipi di genere.
Infine Manifattura e inclusione dove si possono scoprire i progetti sociali che usano la manifattura come strumento per creare autonomia attraverso il lavoro, sviluppare talento e consapevolezza di sé, far nascere nuovi legami sociali, rinnovare il senso dell’incontro con gli altri.
L’elenco completo delle fabbriche, degli atelier e delle realtà aderenti a “Manifatture aperte” così come le modalità di partecipazione alle visite guidate e gli itinerari per scoprire i luoghi dove si fabbricano le cose sono consultabili su www.manifattura.milano.it