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Le Salse di Nirano: i vulcani di fango dell’Emilia-Romagna

La mia vita immersa nella natura

Ho la fortuna di vivere ai piedi di una riserva naturale, per cui la mattina, quando apro le finestre, ammiro la campagna e rimango in ascolto dei rumori della natura: lo scorrere del torrente, per esempio, o il cinguettio degli uccellini.

In lontananza intravedo le colline e i calanchi, dove si trovano le salse che costituiscono il cuore della Riserva Naturale delle Salse di Nirano, in provincia di Modena.

Sono sorgenti di acqua fangosa e salata che per la loro forma a cono ricordano dei vulcani – sono spesso chiamate, infatti, “vulcani di fango” – ma, in realtà, non sono collegate al magma e la lava emessa, a differenza di quanto si possa immaginare, non è incandescente, ma fredda.

Si tratta di un fenomeno geologico molto raro, che la riserva si impegna a promuovere e al tempo stesso a proteggere, ma non unico. In Italia, infatti, questi “vulcani di fango” sono presenti anche in Sicilia, dove si chiamano maccaluba.

Nel resto del mondo, invece, si registrano formazioni simili in Iran, in Azerbaigian e in India. Fino agli anni ’70, il fango emesso dalle salse, costituito principalmente da bolle di metano e da petrolio, veniva utilizzato per i trattamenti di bellezza.

Oggigiorno, invece, viene usato solo per ricerche scientifiche, tuttavia è possibile toccarlo.

Di Valentina Grossi 

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