Nella guida Best in Travel 2020 di Lonely Planet si legge a proposito della Regione Marche: “Una delle ragioni del suo grande fascino è proprio quella di poter esplorare con calma, e in relativa solitudine, maestose rovine romane, svettanti architetture gotiche, massicci castelli medievali e sublimi palazzi rinascimentali che custodiscono collezioni d’arte tra le più ricche d’Italia. Il tutto racchiuso tra alte montagne boscose e la placida costa dell’Adriatico e condito da golosi festival gastronomici”.

In queste righe si condensa la motivazione espressa da Lonely Planet che ha fatto guadagnare alle Marche il titolo di Best in Travel 2020. Al secondo posto tre le dieci migliori al mondo e unica destinazione italiana in classifica, la Regione Marche dimostra anche con i numeri il motivo di questo primato: secondo l’Osservatorio regionale del Turismo, da gennaio ad ottobre 2019, si è registrato un +5,46 negli arrivi e +5,95 nelle presenze rispetto al 2018, un dato più che lusinghiero considerati anche i recenti avvenimenti sismici del 2016. Dopo un primo calo fisiologico infatti, proprio l’area del cratere nel 2018 ha visto un +10,21% negli arrivi e + 16,46 % nelle presenze.

MARCHE BELLEZZA INFINITA è il claim che accompagna la promozione turistica della regione, ecco perché. Proprio a cominciare dalle zone del sisma come Ascoli Piceno, città medievale tra le più belle d’Italia, con le sue torri e i palazzi di travertino, Loreto sede di uno dei santuari mariani più celebri d’Europa e nel contempo è ricca di opere d’arte e ovviamente Urbino, città UNESCO, una delle capitali del Rinascimento dove il duca Federico da Montefeltro volle realizzare il Palazzo ducale, dimora principesca tra le più belle d’Europa.

Le Marche, da sempre “porta d’Oriente” del nostro Paese, sono l’unica regione italiana “al plurale”, forse perché caratterizzata dalla presenza dei monti Appennini da un lato, che dolcemente degradano lungo vallate parallele fino al mare dall’altro. Terra di grandi personalità, da Giacomo Leopardi a Raffaello da Urbino, da Giovan Battista Pergolesi a Gioachino Rossini, da Gaspare Spontini a Padre Matteo Ricci a Federico II.

Le Marche sono un vero e proprio museo diffuso, un parco naturale e marino da un lato dove spicca il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi con l’eccezionale spettacolo delle Grotte di Frasassi e dall’altro una rete di città d’arte e borghi storici incastonati in un mare di colline coltivate, che si affacciano su vallate che vanno dal mare all’ Appennino, dove sono conservati capolavori di Raffaello, Piero della Francesca e Lorenzo Lotto, P.P. Rubens e Tiziano, teatri storici del XVIII secolo, strade e anfiteatri romani, librerie storiche, botteghe di ceramica. Una regione che offre un cartellone culturale ricco di manifestazioni note a livello internazionale come il Rossini Opera Festival a Pesaro, lo Sferisterio Opera Festival a Macerata e a Jesi e nella Vallesina il Festival Pergolesi Spontini, fino al Summer Jumboree a Senigallia e a festival e rievocazioni storiche che si susseguono per tutta la stagione estiva.

Non solo acconto a musei, biblioteche, archivi e teatri, il patrimonio culturale è ricco di beni

monumentali: abbazie, monasteri, chiese sono distribuite in tutto il territorio e anche castelli, centri murati, fortezze che raccontano un passato glorioso, vivace, i cui tratti salienti si sono mantenuti intatti in tutti i comuni. Le Marche sono anche rinomate per le loro eccellenze enogastronomiche, come il Prosciutto di Carpegna, i moscioli della baia del Conero, il tartufo di Acqualagna, nonché la presenza di chef stellati come il tre stelle Michelin Mauro Uliassi e il due stelle Moreno Cedroni, entrambi attivi a Senigallia (AN), nominata tra l’altro città italiana del 2019 da Gambero Rosso.

Il 2020 sarà l’anno delle celebrazioni di Raffaello Sanzio, artista che ha mosso i suoi primi passi proprio a Urbino, sua città natale e che la Regione Marche – in collaborazione con ENIT – Agenzia Nazionale Turismo e Aerdorica Aeroporto delle Marche e con il sostegno del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo – ha voluto celebrare in anteprima con la mostra Raffaello Una mostra impossibile in corso fino al 19 gennai 2020 all’aeroporto delle Marche di Falconara Marittima proprio a lui intitolato.

La mostra, ideata e curata da Renato Parascandolo e con la direzione scientifica di Ferdinando Bologna recentemente scomparso, presenta 45 dipinti di Raffello – compreso l’affresco de La Scuola di Atene – riprodotti in scala 1:1 e riuniti insieme, permettendo così di ammirare in un unico allestimento opere disseminate in 17 paesi diversi, un’impresa che non riuscì nemmeno allo stesso artista. Una carriera folgorante quella di Raffaello, morto a soli 37 anni, che la mostra racconta affiancando riproduzioni di opere provenienti dai maggiori musei del mondo con l’obiettivo di rivolgersi prevalentemente ai giovani e a quanti non frequentano abitualmente i musei e le esposizioni d’arte, permettendo a un pubblico vasto e allargato di avvicinarsi ai più grandi autori della storia dell’arte – in questo caso a Raffaello – e portare i visitatori alla scoperta di un territorio ricco di fascino, storia e tradizioni culturali ed eno-gastronomiche, partendo proprio da Urbino, città natale di Raffaello Sanzio, nonché Patrimonio Unesco. Punta di diamante della proposta turistica marchigiana per il 2020 è il progetto Marche Outdoor, inaugurato nel 2019 e che avrà come testimonial d’eccezione il campione del ciclismo mondiale Vincenzo Nibali. La filosofia del progetto è quella di promuovere un’economia del territorio sostenibile, proponendo la bicicletta come mezzo e non come “fine” e facendo vivere al cicloturista tutte le emozioni che la regione può offrire, attraverso 24 percorsi ciclabili che interessano tutte le Marche.

Non solo, la filosofia del progetto è stata sposata anche dall’artista Michelangelo Pistoletto che ha visto nella regione il luogo della “Rinascita” per l’Italia ed il mondo, coniando il concetto di “Marche Rebirth”. L’obiettivo è rilanciare il territorio duramente colpito dal sisma del 2016 attraverso le risorse materiali, paesaggistiche e artistiche, e immateriali costituite da persone, tradizioni, mestieri e saperi, che si trasformano in un’opera artistica collettiva che può essere percorsa dal viaggiatore, in particolare seguendo i percorsi cicloturistici proposti. Una modalità di scoperta e di viaggio a impatto zero ed ecosostenibile che permette al ciclo-turista di vivere e assaporare le emozioni e i prodotti che il territorio marchigiano può offrire con le sue biodiversità, colori e sapori diversificati e un paesaggio naturale “intatto”.

Un vero e proprio “museo a cielo aperto” da scoprire attraverso gli itinerari disponibili sul sito www.marcheoutdoor.it e sull’app dedicata, e dove l’uomo è al centro e può vivere con i ritmi della natura e tornare in simbiosi con l’ambiente. Il 2020 inoltre sarà l’anno del Giubileo Lauretano in occasione del centenario della proclamazione della Vergine Lauretana quale Patrona universale degli aeronauti, avvenuta il 24 marzo 1920. Il Giubileo ha avuto inizio l’8 dicembre 2019, con l’apertura della Porta Santa nel Santuario di Loreto presieduta da S. Em.za il Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato e si concluderà il 10 dicembre 2020.