Un progetto di Street Art firmato da E-Distribuzione sta cambiando centinaia di cabine e torrette in elementi di pregio estetico e valorizzazione del territorio (nella foto di apertura il volto di Totò è immortalato in una cabina a Pozzuoli – NA).

Trasformare luoghi anonimi. Dare vita al grigiore del cemento. Regalare emozioni a scorci depressi. Lanciare messaggi forti, a volte provocatori, altre volte evocativi. È questa la missione della Street Art, forma d’arte contemporanea che nasce negli anni ’70 nelle periferie delle grandi città che trasformava facciate di palazzi e muri di cinta in luoghi di forme e colori. All’alba del terzo millennio la diffusione della Street Art si deve, tra gli altri, all’opera dell’artista inglese Banksy armato di stencil e bombolette spray che inizialmente si ispirava ai lavori di Blek Le Rat, artista francese che può essere considerato un pioniere. Tombini, serrande, portoni, segnali stradali diventano tele su cui dipingere, ma diventa un autore conosciuto dopo aver lasciato un segno importante sul muro di Betlemme, su cui dipinge nove figure tra cui il famoso lanciatore di ori. Questo movimento artistico di rottura, che libera energia creativa in grado di riscrivere il volto di intere aree e quartieri, costituisce un’opera di rinnovamento possibile grazie al talento e all’immaginazione degli artisti e negli ultimi anni si è profondamente radicato sui territori, non solo urbani.

Il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa a Girifalco (CZ).

Molto interessante in Italia il progetto di E-Distribuzione, la più grande società italiana di distribuzione e misura di energia elettrica, che ha scelto di valorizzare le cabine elettriche sul territorio coniugando i valori di sostenibilità, innovazione e rispetto per l’ambiente. Centinaia di cabine di Street Art di E-Distribuzione hanno dato vita a un vero e proprio museo a cielo aperto in tutta Italia, un museo che continua a crescere e ad arricchirsi grazie alla collaborazione con artisti locali, amministrazioni comunali, associali culturali, scuole. La rete elettrica diventa così anche una rete artistica. Cabine e torrette destinate alla trasformazione e veicolazione di energia elettrica spesso e volentieri costituiscono elementi di disturbo in ambienti urbani e rurali ma con questo progetto cambiano identità trasformandosi in elementi di pregio estetico e valorizzazione del territorio. I lavori si integrano con le realtà locali e raccontano con la forza espressiva dell’arte di strada temi di grande importanza storica, culturale, sociale.

Ploaghe (SS).

Poco più di un anno fa, nei giorni che precedevano l’esplosione della pandemia, l’8 marzo sono stati inaugurati i murales dipinti su cabine elettriche dagli studenti del Liceo Artistico Statale di Venezia “Guggenheim” e dall’“Associazione Centro dell’Arte” di Venezia, guidati dal Professor Maurizio Favaretto. In questo caso il progetto è nato dalla volontà dell’Amministrazione di valorizzare il prodotto di eccellenza dell’industria calzaturiera, caratterizzando il paese con immagini che richiamassero la scarpa, in più punti del territorio. I primi murales, dipinti su due pareti di una cabina elettrica a Sandon, accolgono chi entra a Fossò. Su di un lato con un tripudio di ori delimitati da scarpe di tutte le fogge e, sull’altro, con una grande scarpa che, come una cornucopia, raccoglie gli edifici storici e moderni che più caratterizzano Fossò e Sandon. “Il Liceo Artistico Guggenheim di Venezia è impegnato da diversi anni in attività esterna in ambito di alternanza scuola-lavoro volta a migliorare l’aspetto estetico del territorio. L’attività svolta presso il Comune di Fossò si incornicia in quest’ambito”, dichiara la Dirigente del Liceo Paola Maria Elena Consoli.

Cabine in rosa

In concomitanza con il Giro d’Italia dal 2019 è partito il progetto Cabine in Rosa, l’iniziativa di street art che libera la creatività degli artisti in un percorso che affianca le tappe di una delle manifestazioni ciclistiche più importanti del mondo. Ad aggiudicarsi la “Street Art Challenge” Giro d’Italia Special Edition del 2020 è stato KINTSUGI, opera realizzata dall’artista Neve ad Asti, che celebra il valore della ripartenza attraverso la delicata lezione dell’arte giapponese del kintsugi: abbracciare il danno, non vergognarsi delle ferite. Come in una corsa ciclistica, l’artista, al secolo Danilo Pistone, ha staccato nettamente gli altri concorrenti per dirigersi in volata sul podio.

Asti.

Una vittoria che celebra l’arte e i temi che hanno ispirato questa edizione: la ripartenza e la sostenibilità. La Street Art astigiana è stata una delle 12 opere, realizzate in occasione della manifestazione sportiva, che hanno partecipato alla challenge promossa sui canali social di E-Distribuzione.

La cabina più votata dalla community dunque è stata quella realizzata dall’artista considerato uno dei massimi esponenti del neomuralismo in Italia: le sue incrinature, raffigurate per tutto lo spazio della struttura, rappresentano le ferite di un’Italia che è pronta a rimettersi in piedi, grazie anche a manifestazioni come il Giro, che fanno da collante per tutto il territorio. Il secondo gradino del podio è stato occupato dall’opera “Il Passaggio” di Mr Wany, a Brindisi, che raffigura l’iconico gesto della borraccia di Coppi e Bartali; in terza posizione il “Ciao Marco”, a Cesenatico, dove Filippo Mozone rende omaggio al campione Marco Pantani. L’idea di E-Distribuzione coinvolge anche aspiranti artisti armati di fantasia e colori legati all’idea dinamica della carovana rosa che può sintetizzarsi in un forte sentimento popolare legato alla competizione, alla velocità, all’attesa del passaggio e allo scorrere veloce di gambe, ruote, pedali e colori.

Energia a colori

L’altro progetto in ambito street art intitolato Energia a colori, infatti, coinvolge bambini e ragazzi dai 5 ai 12 anni chiamati a immaginare e a realizzare su carta i disegni che avrebbero voluto vedere sopra una delle cabine dell’impresa. Sono state selezionate in tutto 12 opere prodotte da giovani talenti. La prima, ideata dalla piccola Anita, di soli cinque anni, è stata riportata fedelmente, dall’artista trevigiano Manuel Giacometti, su una cabina di Camisano Vicentino. L’opera è dedicata a “Elsa” dalla sua piccola autrice in omaggio alla protagonista del suo cartone preferito: il soggetto principale è un grande cuore rosso racchiuso tra due arcobaleni.

On The Wall

A Genova l’artista Zedz nell’ambito del progetto On The Wall realizzato dal Comune con l’associazione Linkinart per la riqualificazione del quartiere Certosa dopo il crollo del ponte Morandi, ha realizzato La Gioia, un murales che si sviluppa su un muro perimetrale di 500 metri quadrati. Le dimensioni dell’opera sublimano un messaggio importante che comunica l’ispirazione dell’artista con scelte cromatiche di grande vitalità “contribuendo a generare nuove e più positive adesioni identitarie”. Oltre a Zedz altri artisti internazionali hanno contribuito ad arricchire di contenuti il progetto On The Wall.

Perché noi siamo Dei

Lo scorso 10 marzo è stata inaugurata a Milazzo l’opera dell’artista mamertino Andrea Sposari Perché noi siamo Dei, un tributo al territorio milazzese raffigurato come un bambino protetto dall’abbraccio materno del mare. Infatti, il legame che esiste tra il mare e la penisola milazzese è certamente intrinseco e ricorda molto l’abbraccio di una madre protettiva (il mare) che protegge e sfama il figlio (il promontorio di Milazzo) fin dai tempi più antichi. L’artista Andrea Sposari, in arte Spos.Art, è un surrealista a cui piace raccontare storie, mescolare concetti scientifici con umanesimo e psicologia, in una formula figurativa che mette sempre al centro l’uomo.

 

Milazzo (ME).

Cabine d’Autore

Questo lavoro di trasformazione urbana è ben raccontato in Cabine d’Autore un bellissimo libro fotografico che raccoglie le opere sparse sul territorio italiano. Dal ritratto di Paolo Borsellino realizzato a Trezzano sul Naviglio in ricordo del venticinquesimo anniversario della sua scomparsa nella strage di Via D’Amelio, al ritratto del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa sulla cabina di Girifalco, in Calabria, parte del ciclo Tracce di Legalità, realizzato da diversi artisti per non dimenticare chi ha sacrificato la propria vita per il valore della legalità. Dall’opera Scoprirsi energia di Vittorio Valiante sulla cabina di Sappada, opera in cui l’uomo è raffigurato come un essere pieno di luce, custodito e racchiuso in limitate forme fisiche, all’opera di Maupal Di Strada in Strada in Emilia-Romagna che celebra il Festival Internazionale Arti Performative, Circo Teatro & Musica di Santa Sofia, con un’immagine elaborata del David di Michelangelo che rende omaggio all’arte di strada.

INFO

Per sapere di più sul progetto di street art di E-Distribuzione e per rimanere aggiornati sulle iniziative:

https://www.e-distribuzione.it/Azienda/sostenibilita/street-art.html

Per scaricare l’e-book gratuito Cabine d’Autore

https://www.e-distribuzione.it/content/dam/e-distribuzione/documenti/news/CABINE_D%27AUTORE_BOOK.pdf

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