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Langhe: il mio buen retiro

Sono un’appassionata di vino.

Un calice di barolo, accompagnato da un piatto di succulenti raviolini del plin al sugo d’arrosto, cremosi e ricchi di gusto, è uno dei piaceri della vita che mi concedo più spesso, solitamente a cavallo tra autunno e inverno.

Ecco perché ho deciso di vivere nelle Langhe, non molto lontana da Torino, dove ho la mia famiglia, ma abbastanza lontana per sentirmi privilegiata e protetta dal caos, dalla fatica, dalla frenesia di una città.

Un posto profumato di erbe aromatiche, dove paesaggi Unesco regalano viste collinari a perdita d’occhio: quadri dipinti coi colori della natura e le foglie della vite, macchie di rosso bruno, di giallo senape e paglierino, di verde intenso e di avorio chiaro.

La Morra

Nei weekend, dopo una bella mangiata, in una delle ottime trattorie o cantine locali, che offrono numerose degustazioni di altissima qualità, passeggio o salgo in sella all’e-bike, per correre libera tra le colline e riposarmi a La Morra.

E’ qui che vivo, all’ombra della Cappella delle Brunate, meglio nota come Cappella del Barolo, un’opera d’arte dove il colore esplode letteralmente, grazie al lavoro degli artisti Sol LeWitt e David Tremlett.

Questo mix di colori vivi e pulsanti, degni di alcune chiese messicane, è capace di far vibrare ogni cuore e arricchisce ulteriormente un luogo già incantevole.

Monica Reali

UNO SPAZIO PER VOI

Questo spazio lo dedichiamo, ogni settimana, a voi lettori che, in 200 parole, potrete raccontarci casa vostra, il vostro luogo del cuore, quel posto che amate e che avete amato e di cui volete svelarci curiosità, chicche, aneddoti.

Inviateci le vostre 200 parole per e.mail all’indirizzo: info@openmindconsulting.it

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