Due giorni – a fine settembre – in un angolo incontaminato del Trentino: il Lagorai. Lo abbiamo conosciuto, alla guida di un’e-bike realizzata interamente in legno, in uno dei suoi momenti più magici e romantici, ovvero in occasione del bramito dei cervi, nella stagione dell’amore.

bramito
Un cervo al bramito: nella stagione dell’amore (tra settembre e ottobre) riecheggia tra le valli del Lagorai.

Lo ammetto, quando mi dissero che avrei potuto sentire il bramito dei cervi anche dalla mia camera d’albergo, ero un po’ scettico. Insomma, il bramito dei cervi era collocato nella mia mente all’interno di un contesto naturale selvatico e impervio, quasi selvaggio. Invece, il bramito si sentiva per davvero. Dal tramonto, al calar della sera, quando le luci del giorno filtrano sempre con meno forza tra le foglie, questo suono ancestrale si sente. Eccome se si sente. In fondo, è una delle caratteristiche che più colpiscono del Lagorai, che separa la Val di Fiemme dalla Valsugana: un territorio appena sfiorato dalla mano dell’uomo, caratterizzato da una moltitudine di specchi d’acqua, prati e boschi verdissimi, pascoli e rocce granitiche. Ed è per questi motivi che il Lagorai e la Valsugana sono diventati un piccolo paradiso per l’outdoor, con itinerari che si possono compiere sia a piedi sia in bicicletta (per i meno allenati, visti i dislivelli, magari elettrica).

Oasi Valtrigona
L’oasi di Valtrigona è una delle poche oasi Wwf dell’arco alpino. La malga di Valtrigona ospita anche il centro visitatori.

L’oasi di Valtrigona e il laghetto delle Buse

Una meta obbligata è senz’altro l’oasi di Valtrigona, una delle poche oasi Wwf dell’arco alpino. L’oasi – che si trova all’interno di una Zps (Zona di protezione Speciale) – si trova a ridosso della Valsugana, nel comune di Telve, in una valletta laterale all’ampia Val Calamento, ai piedi del Lagorai. I 234 ettari di estensione comprendono tutta la Valtrigona e la sinistra orografica della Val Scartazza, con quote comprese tra i 1.600 e i 2.200 metri. Per raggiungere l’oasi occorre seguire la strada provinciale che attraversa l’abitato di Telve nella direzione del Passo Manghen per una quindicina di chilometri. Dalla Valtrighetta si prosegue a piedi, lungo il sentiero S.A.T. n° 374, che attraversa la riserva fino a raggiungere la bocchetta d’Ezze. Si consiglia anche una passeggiata che parte da Passo Manghen (2.050 metri) e arriva al laghetto delle Buse (2.065 metri). Il percorso è semplice e poco faticoso (45 minuti per l’andata e altrettanti per il ritorno), ma attenzione – in certi tratti – perché attraversa un vasto macereto sassoso. Una raccomandazione: le escursioni all’oasi di Valtrigona e al laghetto delle Buse vanno programmate nei mesi che vanno da maggio a ottobre.

Le malghe

Nell’ottica di un turismo che ha a cuore anche la sostenibilità del territorio, le malghe sono il luogo ideale per sperimentare una vita semplice a contatto con la natura. Presenti su tutto il territorio della Valsugana, nelle malghe si possono gustare (e, spesso, acquistare) prodotti come formaggio, burro, insaccati, frutti coltivati nel fondovalle. Nell’oasi di Valtrigona, oltre alla malga omonima, che ospita anche il centro-visitatori, possiamo segnalare anche la malga Casabolenga (1.623 metri).

Hotel Aurai, un nome… un programma

Aurai è l’antico nome della catena montuosa del Lagorai: è così che tre giovanissime sorelle – Martina, Stefania ed Elena – hanno deciso di chiamare l’albergo che sorge proprio davanti al bosco in cui – fra settembre e ottobre – i cervi intonano il loro inconfondibile canto d’amore, il bramito (in località Calamento). Aurai, in un’antica lingua di origine indoeurope, significa “spazio erboso attorno all’acqua”. Fa riferimento ai numerosissimi laghetti che caratterizzano quest’area naturalistica.

Oltre a essere un ottimo punto di partenza per gli itinerari della zona, l’albergo è davvero caratteristico, con il calore del legno che riveste le stanze e gli ambienti, secondo la tradizione delle tipiche costruzioni di montagna. A disposizione anche anche un’area spa, dotata di sauna, bagno turco, percorso Kneipp e cascata di ghiaccio.

Per informazioni: Hotel Aurai, loc. Calamento, 14 – 38050 Telve (Trento), tel. 0461 766239 – 345 1430892, www.hotelaurai.it

e-bike legno
Questa bicicletta elettrica, realizzata
interamente in legno, è costruita dalla bolognese Bruko.

Un’e-bike di legno, ‘targata’ Bruko

Le biciclette a pedalata assistita (e-bike) stanno spopolando, soprattutto tra chi ama pedalare in montagna, dove c’è più bisogno di potenza nel motore… delle nostre gambe. Abbiamo potuto assistere alla presentazione (e, successivamente, testare) in anteprima di una bicicletta elettrica realizzata interamente in legno, con un procedimento artigianale che garantisce unicità per ogni pezzo: è costruita dalla bolognese Bruko (il nome del brand fonde i cognomi di Paolo Brunello e Sara Kolle). Il telaio è interamente costruito a mano con un tempo di costruzione di circa un mese. La bicicletta Bruko è creata con stratificati di rovere, betulla e mogano, con fibre incrociate che garantiscono un’alta tenuta.e-bike

La batteria è incassata nel telaio, custodita da un box in alluminio ignifugo: questa soluzione assicura sicurezza, leggerezza e un impatto estetico piacevole e accattivante. La posizione centrale del motore fa sì che i pesi siano ben bilanciati, restituendo al ciclista sensazioni di controllo e sicurezza. È spinta dal motore OLIeds Made in Italy, il quale unisce in un unico intervento motorizzato il sistema Torque e il sistema Pas. La batteria è al litio, creata su misura con cella Samsung con una potenza di 400 W. L’autonomia prevista è di circa 50/60 km con un medio utilizzo di assistenza. I due sistemi di motore sono collegati al display OLIeds, che fornisce numerose assistenze (temperatura ambientale, indicatore di carica residua, livello di assistenza, velocità istantanea, indicatore di potenza del motore, funzione Walk). I freni sono a disco. Insomma, una e-bike dall’estetica vintage, ma con contenuti tecnologici rilevanti. Fateci un pensierino. Per informazioni: Bruko, tel. 392 7670489 – 339 7706696, www.brukoboards.it

Il mercatino di Natale dei Canòpi

Pergine Valsugana (Tn) celebra ogni la leggenda di gnomi minatori (i Canòpi delle Knappel, le miniere) ed elfi che, nel periodo dell’Avvento, scendevano a valle per offrire giochi, preziosi, decori e dolcezze di Natale e i loro migliori prodotti artigianali, in un coloratissimo mercatino sparso nelle vie del centro storico del paese. Il mercatino è una festa con cori, musici e giocolieri, spettacoli, luci e colori oltre a piccoli laboratori, mostre e degustazioni. Sarà aperto tutti i week-end dal 1° dicembre al 6 gennaio. Aperture straordinarie: venerdì 7, giovedì 20, venerdì 21, lunedì 24, da mercoledì 26 a lunedì 31 dicembre, martedì 1 e venerdì 4 gennaio.

Per informazioni: www.visitpergine.it, www.visitvalsugana.it