All’interno del borgo di Monteveglio Alto, nel Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio (provincia di Bologna), tra bassi rilievi collinari dalla natura calanchiva, ha sede l’Abbazia di Santa Maria Assunta.

Fondata nel XI secolo su un feudo dei Canossa, ha attraversato secoli, intrecciato la sua storia con quanti si sono trovati a passare da qui (a pochi metri la Piccola Cassia, utilizzata nel Medioevo per raggiungere Roma: https://piccolacassia.it/), con un Enrico IV che tentò l’assedio del borgo nel 1092.

Si attraversano la porta dell’antico borgo fortificato, la strada acciottolata, antiche case di pietra.

La luce abbagliante di una tersa giornata di primavera lascia spazio alla penombra, a un senso di pace e soggezione.

Si percorre la navata spoglia per dirigersi nella sottostante cripta con i suoi capitelli e lacerti di affreschi. Risuonano passi e voci sommesse di monaci, pellegrini, errabondi passati.

Un parcheggio consente l’accesso in automobile (link parcheggio) ma percorrere il sentiero che da Monteveglio basso porta al borgo alto, poi oltre il cimitero fino al punto panoramico, è unico.

L’Abbazia, il piccolo borgo, i suoi calanchi, scure lame nel terreno che contrastano con le adiacenti dolci colline ricche di vigneti, ci ricordano che talvolta ai margini riposa la bellezza.

Brenda Guidicini Pieve di Cento (BO)

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