A passo d’uomo sugli antichi cammini che dal Monginevro e Moncenisio hanno visto pellegrini e mercanti viaggiare verso Roma passando per la Val di Susa
Fin dall’antichità la Valle di Susa è stata una delle aree privilegiate per il collegamento dell’Italia con l’oltralpe, grazie ai colli del Monginevro e del Moncenisio.
Il Medioevo ne ha sancito il ruolo di primo piano anche europeo, in quanto via di transito di mercanti, eserciti, nobili, uomini di Chiesa e pellegrini che dovevano raggiungere Roma, cuore della cristianità, o Santiago de Compostela, secolare meta religiosa.
Già nel 333 d.C. il Colle del Monginevro è attraversato dall’anonimo autore dell’Itinerarium burdigalense (la più antica descrizione di un itinerario di pellegrinaggio cristiano) per raggiungere la Terra Santa: sono annotate con precisione le mansio e le statio della Valle di Susa, alcune delle quali oggi importanti siti archeologici.
L’afflusso intenso di genti lungo la Via Francigena produsse una circolazione di idee e un costante scambio di saperi,
lingue e religiosità che contribuirono allo sviluppo in valle di una vivacità culturale di impronta europea: sorsero monasteri di notorietà internazionale come l’Abbazia di Novalesa e la Sacra di San Michele, luoghi di culto di dimensione più locale come la Cripta di Celle, cappelle e centri cittadini sedi di mercato o luoghi di transito e di pedaggio obbligati come Susa, Bussoleno, Avigliana e Oulx.
Lungo il percorso nacquero hospitali, xenodochia, locande e alberghi come l’Ospedale di Passo del Moncenisio (fondato tra 814 e 825 d.C.), le locande di Novalesa e Bussoleno o luoghi di assistenza come la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, nota per le cure contro l’ergotismo.
Castelli fortificati, caseforti e palazzi,
che contraddistinguono molti paesi valsusini quali Oulx, Chiomonte, Susa, San Giorio, Chianocco, Bruzolo, sono oggi testimonianza del capillare controllo territoriale esercitato inoltre dal potere signorile lungo la valle, legato proprio all’importanza economica e commerciale che l’itinerario assunse nel tempo.
Percorrere oggi la Via Francigena in Valle di Susa
significa intraprendere un viaggio alla scoperta di arte, natura e cultura, dove anche la cucina, i prodotti tipici di stagione, le sagre e le fiere di antica tradizione sono tuttora viva espressione di identità del territorio.
È in questo panorama variegato e autentico che il percorso si snoda per oltre 170 km con due storiche varianti, a partire dal Moncenisio e dal Monginevro verso il fondovalle, sino alle porte di Torino: ai molti pellegrini ed escursionisti che attraversano la Via Francigena in Valle di Susa è offerta l’opportunità di riassaporare l’anima di questa terra e di ricostruire, attraverso un turismo dolce che rinfranchi lo spirito, la mente e il corpo, un mosaico culturale unico.
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