Piccolo grande viaggio in punta di piedi nel cuore della Val di Chiana a diretto contatto con la natura
La Val di Chiana non è solo chianina, la razza bovina più grande del mondo, e non è solo una grande pianura coltivata a grano, mais e barbabietole, con un corollario di colline su cui sorgono cittadine rinascimentali, come Montepulciano, circondate da filari interminabili di vigne e ulivi.
In realtà, la Val di Chiana ha altre sfaccettature altrettanto preziose.
Nella sua propaggine meridionale, infatti, si stende un’ampia area, la Riserva Naturale Regionale del Lago di Montepulciano.
Sono 453 ettari protetti, di cui circa il 25% occupato dal lago, un velo d’acqua che fa capolino tra i canneti, alimentato principalmente dal Canale Maestro della Chiana che entra da sud e poi, fuoriuscito dal lato opposto, prosegue il suo fluire per andare a gettarsi in Arno, verso Arezzo.
Tutto ciò s’incastona in un territorio che qui è senese, poi risalendo diventa aretino, ma che per un breve tratto sconfina anche in Umbria.
Il popolo migratore
Sono molte le specie animali che in questa riserva hanno trovato il posto ideale per vivere e per riprodursi, o anche solo per fare tappa, come avviene per tante varietà di pennuti migratori.
Oltre a rondini e balestrucci, qui è facile avvistare molti rapaci, come il lodolaio, la poiana, il gheppio e il nibbio bruno; ma anche l’albanella reale, l’airone cinerino, la garzetta e quell’autentica Ferrari dei cieli che è il falco pellegrino, capace di raggiungere gli oltre 320 km/h in picchiata.
E ancora, tarabusi, germani reali, marzaiole, morette tabaccate, mestoloni, fischioni…
Insomma, in tutto sono quasi 200 le specie censite nella riserva, di cui quasi la metà nidificanti o stanziali.
Terra e acqua
Tanta vita è in cielo, ma anche a terra non si scherza, con volpi, tassi, caprioli e istrici, rettili e roditori; mentre in acqua è fitta la presenza di anfibi, insetti e tanti, tanti pesci, come persici di ogni varietà, lucci, anguille, carassi e pesci gatto.
Buone notizie quindi per i pescatori sportivi che sul lago di Montepulciano sono i benvenuti, purché siano in possesso della licenza e di un permesso che è rilasciato al Centro Visite del lago, che è un po’ il fulcro di tutte le attività. ù
Chi desidera fare birdwatching può rivolgersi qui per essere accompagnato al capanno con feritoie o alla torre di avvistamento, oppure per prenotare un’escursione guidata su un silenziosissimo battello elettrico, o per approfondire alcuni aspetti della vita che un tempo scorreva da queste parti visitando il piccolo museo “Mestieri e ricordi del Lago”.
Il Centro ha anche un auditorium, offre servizio ristoro e di affitto mountain bike e, su prenotazione, mette a disposizione una foresteria con 24 posti letto.
Esperienza attiva nella natura
La Riserva del Lago di Montepulciano merita di essere non solo ammirata ed esplorata, ma anche di essere vissuta in modo molto attivo facendo trekking su un anello di circa 8 km, che permette anche alle famiglie con bambini di fare in tutta tranquillità il perimetro del lago.
Al loro ritorno, potranno usufruire dell’area attrezzata davanti al Centro Visite per fare un picnic ma potranno anche continuare l’attività fisica grazie a una particolare palestra all’aperto di elevato e particolare livello tecnologico.
Alla riserva si può arrivare in automobile, senza problemi; ma, rimanendo in argomento, la cosa più… naturale è arrivarci a piedi o in bici, visto che è lambita dal Sentiero ciclo-pedonale della Bonifica, che è stato tracciato sull’argine del Canale Maestro della Chiana. Sono circa 65 km, praticamente pianeggianti che, partendo dalla poco distante Chiusi, portano fino ad Arezzo in piena sicurezza.
Ogni tanto, come per la vicina antica struttura idraulica del Callone, si incontrano delle chiare tavole esplicative che illustrano all’escursionista la storia della Val di Chiana, con particolare riferimento alle lunghissime opere di bonifica che hanno reso questa terra un piccolo paradiso di storia, natura e cultura.
Per tutto questo, la Riserva Naturale del Lago di Montepulciano è quindi un luogo da vivere pienamente e attivamente, ma che deve essere rispettato entrandoci in punta di piedi, In altre parole, non è un museo a cielo aperto, ma un polmone verde in cui ognuno, indipendentemente dall’età, può essere allo stesso tempo attore e spettatore consapevole del grande spettacolo della Natura.
Per info e contatti:
Centro visite “La Casetta”
via del Lago 10, Acquaviva di Montepulciano
www.riservalagodimontepulciano.it