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La moda? Tutto un riciclo

La storia di Giulia, designer che crea abiti e accessori unici (comodi anche per viaggiare) utilizzando solo materiali riciclati

 

Giulia Meloncelli ecodesigner al lavoro
Giulia Meloncelli di Ricicli. Ecodesigner al lavoro

Vent’anni da industrial designer presso grandi aziende e molti progetti importanti portati a termine. Eppure una vocina dentro continuava a ripeterle che mancava qualcosa. Per Giulia Meloncelli da Forlì la folgorazione arriva nel 2011, quando mette in gioco la sua vita e la sua carriera sicura per inseguire il sogno.
«Sviluppavo progetti seguendo le direttive aziendali – ricorda – ma fra le tante, solo poche, pochissime realtà erano disposte a lavorare con materiali riciclati. Tutte le altre seguivano le filiere tradizionali, con consumi di materie prime che per me erano inconcepibili.
Capii che stavo seguendo la strada sbagliata e così, all’inizio del 2012, mi sono, per così dire, riciclata anch’io».
Sì, perché è in quell’anno che Giulia diventa artigiana. Anzi una “ecoartigiana”, come ama definirsi, e fonda il suo marchio che già dal nome è tutto un programma, Ricicli. Alla base la precisa volontà di ribaltare completamente il paradigma più classico della produzione, ovvero comprare il materiale per creare il prodotto.

Ricicli design, borsa-zaino

Il riciclo per creare qualcosa di bello

«Ho iniziato ad autoprodurre i miei progetti senza dover sottostare ai compromessi delle aziende. Finalmente potevo creare qualcosa di bello e di unico esclusivamente con quello che avevo a disposizione: abiti, borse, scampoli di tele, oggetti e accessori inutilizzati o dismessi e tutto ciò che, nella migliore delle ipotesi, sarebbe stato trasformato in stracci o semplicemente smaltito in una discarica».
L’approccio creativo di Giulia è rispettoso dell’ambiente ma anche di tutte le persone che hanno lavorato a quegli articoli gettati via così in fretta, magari in seguito a un effimero cambio di moda. «Ricicli nasce proprio con quest’idea, cioè recuperare risorse e materiali sposando il tutto con design e modernità».

Un bell’esempio di slow fashion basato su economia circolare, consumo consapevole e vero made in Italy.

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