Nel borgo di Suno, importante centro in epoca romana posto sulla Via Settimia, si trova un luogo affascinante: il MötZiflon, nome dialettale che significa “collina del canto degli uccelli”. “Mio nonno se ne innamorò e decise di vendere tutti gli animali per acquistarla e fare il vignaiolo. “Sei matto!” Gli diceva mia nonna, perché ai tempi le mucche rendevano bene”. Inizia così a raccontarci la storia della sua azienda il Signor Francesco Brigatti, che continua da tre generazioni la tradizione vinicola, nata nei primi del Novecento per volere del nonno, di cui rimane un ceppo della prima vigna: un Nebbiolo di 90 anni, estirpato poiché divenuto improduttivo ed esposto come cimelio accanto a bottiglie di vecchia data, tra cui il primo MötZiflon, nome dato dal nonno a quello che è diventato il vino storico della cantina. Oggi i vigneti si distendono su tre diverse colline, dove il Signor Francesco coltiva solo vitigni autoctoni, esportando nel mondo le peculiarità del suo vino. (Foto di apertura: Vecchio roccolo nella Vigna Campazzi. Uva di Barbera. Azienda Agricola Bigatti,. Suno).
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