Indaga il tema della follia, nelle sue accezioni più diverse, la X edizione del Festival del Viaggiatore, manifestazione ideata e organizzata dall’Associazione InArtEventi – cultura in movimento, che dall’1 settembre al 13 ottobre animerà i borghi e luoghi tra i più belli e suggestivi del Veneto.
Un festival di storie, percorsi, esperienze e incontri che partirà dal Lido di Venezia il primo settembre per arrivare a Possagno il 27, a Bassano del Grappa il 28, a Riese Pio X il 5 ottobre, a San Zenone degli Ezzelini il 6 ottobre, a Maser l’11 fino alle battute conclusive nel Borgo Antico di Asolo il 12 e 13 ottobre.
Un format originale e alternativo che ha al centro il viaggio come metafora della vita e che, fin dagli esordi, ha centrato un obiettivo ben preciso: promuovere il territorio attraverso l’arte e la cultura proponendo una fruizione innovativa dei luoghi e contestualizzando gli elementi culturali al loro interno. Grazie a questa rassegna è possibile scoprire ville, giardini, barchesse e palazzi appartenuti ad artisti e personaggi del passato. Il viaggio è inteso come metafora della vita ed è per questo che i luoghi e gli itinerari proposti non sono fini a sé stessi ma contenitori e coprotagonisti di un’esperienza o di una storia.
Follia: dall’agire fuori dagli schemi alla creatività
«Il tema della decima edizione del Festival del Viaggiatore è la“ Follia”, declinata nei suoi diversi significati: come capacità di pensare ed agire fuori dagli schemi per trovare nuovi modi di essere, nuovi significati, nuove soluzioni ai problemi – afferma Emanuela Cananzi, direttrice del Festival del Viaggiatore –.È anche la capacità di dare un senso e un valore a ciò che è diverso, in apparenza disfunzionale e lontano, inclusa la neurodivergenza; la follia è una delle radici della creatività, non solo arte e poesia ma modi di vivere la professione, l’impresa, la vita stessa. Folle è anche il periodo che stiamo vivendo, tra guerre, crisi umanitarie, imperscrutabili violenze degli uomini sulle donne, un vortice di mali proprio quando l’umanità sembra toccare l’apice dello sviluppo con tecnologie sempre più sofisticate e potenti. Quale follia ci salverà dai veri folli?».
L’incontro con ospiti eccezionali e grandi nomi della cultura
A trattare di follia ospiti che provengono da diversi contesti culturali e professionali: da Antonio Caprarica, giornalista, che si sofferma sulla Brexit, a Raffaele Di Placido, biologo marino, autore, scrittore (presenterà anche la sua ultima fatica “L’uomo che uccise Mussolini, ed. PIEMME) e divulgatore televisivo, che la declina come possibilità umana di uscire dagli schemi per creare nuove contaminazioni e nuovi modi di comunicare i saperi; da Paolo Pagani, giornalista e filosofo che narra la pazzia dei grandi del pensiero occidentale a Daniela Lucangeli, fra le più note psicologhe dello sviluppo. Attesissimo anche l’incontro con lo scrittore Maurizio de Giovanni che, a partire dal personaggio del commissario Ricciardi – interpretato nella fiction su Rai1 da Lino Guanciale – parlerà di follia in letteratura e cinema. E ancora la chirurga Valeria Tonini, Beppe Tenti, esploratore, creatore del format Overland, Franca Lugato, guida turistica veneziana, Marco Deriu, sociologo, Marco Poeta musicista, Jorge Fernando cantante portoghese, Ermanno Zago chef, Giovanna Zucca, scrittrice. Con quest’ultima, in particolare, ci si interrogherà sul segreto della follia di Jane Austen. La follia d’amore, la follia del pregiudizio, la follia di personaggi eccentrici tanto irrazionali da sottolineare le ipocrisie della società. La follia della vanità e dell’orgoglio di classe. Ci immergeremo nella follia regency per capire il segreto di un successo che non conosce cedimenti. Con Esprit Libre, LaDanzaStorica, e JAF Treviso passeremo una giornata tra balli e promenade come vere eroine austeniane.
Con la psicologa dello sviluppo Daniela Lucangeli si partirà per un viaggio nel pensiero divergente alla radice del talento e del genio, per imparare a riconoscerlo e aiutarci a nutrirlo come qualità che può essere in ciascuno di noi e dei nostri figli.
Sarà ospite del festival anche Valeria Tonini che, ai vertici della carriera universitaria e chirurgica, cerca un modo inedito e un po’ folle di stare accanto ai suoi pazienti. Scrive romanzi d’amore ambientati a Parigi per denunciare le distorsioni del mondo dell’università e della chirurgia, che soffocano i talenti e mettono a rischio i malati. Soprattutto in tempo di crisi del sistema sanitario nazionale.
Intelligenza Artigiana vs Intelligenza Artificiale
Chi vincerà? Lo sapremo partecipando al Festival del Viaggiatore che propone l’interessantissimo incontro “Intelligenza artigiana vs intelligenza artificiale” durante il quale si parlerà del significato dell’attività artigiana oggi, di fronte all’avanzare della robotica, dei “cobot” (i collaborative-robot), di una produzione che è sempre più sofisticata e digitalizzata, per non dire smaterializzata e virtuale. Domenica 13 ottobre 2024, presso la Loggia della ragione nel centro storico di Asolo, 8 giovani artigiani si metteranno “in mostra” e accoglieranno il pubblico del Festival per testimoniare, attraverso la dimostrazione pratica del loro mestiere, le ragioni della loro scelta di vita, in apparenza folle.
Premi e progetti sul palco del Festival del Viaggiatore
Torna anche quest’anno il Premio “La guida del cuore”, un riconoscimento che verrà dato a una guida turistica speciale, capace di incrociare la propria vita con la passione per il suo lavoro. È un premio pensato per chi sa essere una “guida esistenziale” in luoghi dell’anima, dove il bello che viene proposto è insieme un piacere per gli occhi e per il cuore.
Una novità di questa edizione sarà il Progetto Lisbona, parte integrante del Premio, grazie al quale saranno realizzate diverse attività. Oltre a un reportage su Lisbona, ci sarà anche un incontro sulla figura di Fernando Pessoa, famoso per aver creato i suoi 140 eteronimi, una sorta di alter ego, ognuno con il suo carattere, il suo lavoro, le sue manie, il suo modo di esprimersi, frutto della capacità di uno dei più grandi autori della letteratura europea del ‘900 di essere uno e tanti, molteplice eppure unico, folle eppure lucido. Ogni eteronimo è al contempo anche una faccia di Lisbona, la città dalle mille anime.
Sempre all’interno del Progetto Lisbona ci sarà anche un concerto di fado di Marco Poeta – uno dei pochissimi fadisti non portoghesi ad essere riconosciuto in Portogallo – che incontrerà anche il pubblico del Festival per raccontare la magia del fado, il significato e il valore di questa musica. Tutto il Progetto Lisbona ha il patrocinio dell’Ambasciata del Portogallo a Roma.
In collaborazione con la Ubik di Asolo, il festival organizza un babysitting letterario, il Nido dei Viaggiatori, dedicato ai più piccoli, con letture ad alta voce, per consentire ai genitori di godersi il Festival e lo spazio “Libri a bordo” con presentazioni di libri dedicati al viaggio (prenotazione obbligatoria a partire dal 5 settembre).
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