Il fascino della storia e una full immersion nella natura selvaggia e accogliente del Parco regionale di Monte Cucco
Costacciaro, antico castello (Castrum Costacciarii) a ridosso del massiccio del Monte Cucco lungo la consolare Via Flaminia, fu acquistato intorno alla metà del XIII secolo dal libero Comune di Gubbio che lo ampliò e ne potenziò la struttura difensiva con la costruzione di una nuova cinta muraria e di un sistema di torri e porte, ancora in parte esistenti.
Il castello di Costacciaro
aveva importanza strategica in quanto segnava il confine del comitato eugubino e quando Gubbio, con tutto il suo territorio, nel 1384 si assoggettò spontaneamente ai Montefeltro, Costacciaro divenne l’estremo baluardo del Ducato di Urbino.
Il Duca Federico II si preoccupò di potenziare ulteriormente le difese del castello con la costruzione del Rivellino a difesa del lato sud e di garantirne l’approvvigionamento idrico a mezzo di nuovi condotti di adduzione e di fonti.
Il piccolo borgo merita una visita per scoprire luoghi di grande interesse storico e artistico.
La Chiesa di San Francesco,
costruita circa la metà del XIII secolo ed ampliata all’inizio del 1700; la facciata romanica, realizzata in pietra calcarea del Monte Cucco, presenta un pregevole portale ed un altrettanto pregevole rosone; sotto l’altare maggiore sono conservate le spoglie del Beato Tommaso, monaco camaldolese (1262-1337) patrono di Costacciaro.
Da non perdere la Torre Civica
con la porta di ingresso al paese, anch’essa costruita circa la metà del XIII secolo e perfettamente conservata, e il Rivellino bastione difensivo dalla singolare forma a prua di nave, progettato e realizzato alla fine del XV secolo, su incarico del Duca di Urbino Federico II, dal noto architetto militare Francesco di Giorgo Martini da Siena, al quale si devono le rocche di Mondavio, Sassocorvaro, San Leo ed altre importanti opere architettoniche.
E infine l’antico frantoio dell’olio
del secolo XVII, oggi di proprietà comunale: perfettamente conservato, ha funzionato fino al 1960 circa.
È costituito da macina per la pigiatura dell’oliva e per la spremitura da una poderosa trave di legno alla quale è ancorato un enorme contrappeso di pietra.
Oggi Costacciaro
è un piccolo borgo di circa 1.300 abitanti distribuiti su un vasto territorio immerso nel Parco Regionale del Monte Cucco, dove i ritmi dell’uomo seguono ancora quelli della natura che lo circonda, mantenendo alto il livello della qualità della vita.
Lungo i suoi sentieri, in superficie o nella profondità della montagna, generazioni di appassionati hanno sviluppato la conoscenza e l’amore per l’ambiente naturale appenninico, creando il mito della “piccola grande montagna” che tutto racchiude ed esprime, palestra incontaminata per lo spirito e l’intelletto.
Da oltre cinque secoli l’area del Monte Cucco, in particolar modo le sue Grotte, sono oggetto di ricerche e indagini scientifiche che hanno segnato la storia delle scienze naturali.
Per chi voglia vivere un’esperienza unica nel suo genere, da qualche anno è possibile visitare la Grotta del Monte Cucco con un percorso attrezzato di circa 750 metri nel cuore della montagna.
Costacciaro è luogo ideale per la pratica dello sport legato all’ambiente:
la speleologia, il volo in deltaplano e parapendio e lo sci da fondo.
La viabilità minore costituita da sentieri, mulattiere e carrarecce, si sviluppa per centinaia di chilometri; tutto ciò è terreno ideale per la pratica della mountain-bike e per il trekking.
Per info e contatti:
Per informazioni e prenotazioni www.grottamontecucco.umbria.it
Eventi a Costacciaro:
- Sagra dei Bigoli e dei prodotti del Parco del Monte Cucco: manifestazione divenuta negli anni il simbolo della comunità. Tra i prodotti principale i Bigoli, una pasta povera, simile ad uno spaghetto, fatta con acqua e farina e condita con pomodoro e ricotta. È organizzata ogni anno, il 17 e 18 agosto dalla Proloco di Costacciaro che recentemente ha ottenuto il marchio “Sagra di Qualità” per l’importanza sociale e la costante attenzione all’ambiente.
- Corsa delle Botti: competizione di due botti che rotolano attorno ad un asse al quale è attaccato un timone trainato da un gruppo di ragazzi; le botti sono associate a Costacciaro e alla frazione Villa Col de’ Canali. Legata alla festa di San Martino e alla vinificazione, la manifestazione ha come contorno una sfilata e le tradizionali taverne. La manifestazione è organizzata dall’Associazione Cora delle Botti e si svolgerà l’8 di novembre.
Tutti gli eventi, organizzati dalla Proloco, sono visibili sul sito www.procostacciaro.it