Non capita tutti i giorni di dare una notizia del genere. Ma quando si parla di Capri, di Totò, dei fratelli De Filippo, di Aldo Fabrizi, dei registi Vittorio De Sica e Carlo Ludovico Bragaglia e di altre celeberrime personalità del cinema italiano, allora cambia tutto. In una delle zone più esclusive dell’Isola di Capri, immersa nel verde e con una vista mozzafiato sul mare, Napoli, il Vesuvio e Ischia, si trova la magnifica villa dove Totò era di casa. (http://www.lionard.it/vendita-villa-di-lusso-sul-mare-capri.html). Quella villa è in vendita (a cura di Lionard Luxury Real Estate). La lussuosa dimora fu fatta costruire, nel 1942, da Carlo Ludovico Bragaglia il regista che lanciò nel cinema il grande Totò e con cui realizzò ben sei film, tra i quali i celebri Totò le Mokò (1949), “Totò cerca moglie” e “47 Morto che Parla” (1950). In questa villa Totò passava molto tempo durante la preparazione dei film o in vacanza, tanto da avere una camera solo per lui, conservata tale e quale fino a oggi, con i pavimenti e la mobilia originale, tra cui il grande letto in ferro battuto, una bella angoliera dipinta e un curioso tavolino rotondo dove, sotto un vetro, sono stati dipinti ritagli di giornali dell’epoca. Si racconta che Totò disturbato dagli schiamazzi dei ragazzi durante le pennichelle pomeridiane, era solito aprire le finestre della sua camera e lanciare delle catinelle d’acqua per farli smettere. La fruttuosa collaborazione tra Bragaglia e Totò si interromperà purtroppo in malo modo per contrasti familiari e personali dopo le riprese del film “47 Morto che Parla”. Carlo Ludovico Bragaglia, che aveva lanciato non solo Totò ma anche Anna Magnani, continuerà a dirigere film con i più importanti attori italiani: dai fratelli De Filippo (Eduardo, Titina e Peppino) a Vittorio De Sica, Aldo Fabrizi, che spesso furono ospiti in questa meravigliosa villa.
Circondata da un parco botanico con oltre 150 specie vegetali, la proprietà comprende due immobili: una villa principale di 800 mq e una dépendance di altri 400 mq, indipendenti tra di loro, realizzate nella tipica architettura caprese in muratura di pietra calcarea intonacata e pitturata di bianco. I due edifici sono stati oggetto di un completo restauro conservativo dagli attuali proprietari che hanno recuperato anche i bellissimi pavimenti in ceramica decorata a mano di Vietri, marmi e parquet di castagno. La villa principale, su quattro livelli, presenta al pianterreno dei saloni di rappresentanza con arredi d’epoca e reperti romani, che si affacciano sui porticati e su tre patii. Una scalinata di legno collega il pianterreno con il primo piano dove si trovano le quattro stanze da letto per gli ospiti con i rispettivi bagni e cabine armadio. Al secondo piano è situato l’appartamento padronale con due camere, bagni e un grande salone. Anche il terzo piano ospita una camera da letto con bagno e locale armadi, loggia e grande terrazzo. Gli impianti più moderni di domotica e climatizzazione garantiscono ogni comodità e completano gli innumerevoli elementi di pregio della villa. Più piccola ma non di minore impatto è la seconda villa, a uso degli ospiti, realizzata negli anni Cinquanta su tre livelli. Curato in ogni particolare il parco giardino che circonda la proprietà, con aree relax, una splendida piscina immersa nel verde e decorata con mosaico azzurro Bisazza e idromassaggio, un campo da tennis e calcetto. Il prezzo? Oltre dieci milioni di euro… Non certo alla portata di tutti! Certamente il fortunato possessore potrà immaginarsi il grande attore napoletano mentre si aggira in quelle stanze e, con voce stentorea, pronuncia una delle sue frasi più celebri: “siamo uomini o caporali?”