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Alla scoperta del prosecco Valdobbiadene

Il Prosecco di Valdobbiadene ci svela suoi segreti: una giornata di settembre tra le colline e le verdi vigne del Veneto a visitare il territorio e a conoscere da vicino la produzione dell’azienda La Tordera.

Nelle colline di Valdobbiadene quest’anno la famiglia Vettoretti festeggia 100 anni di attività vitivinicola. Era il 1918 quando il bisnonno Bepi piantò la prima vite sul colle Tordera, denominato così per la presenza di un roccolo per la caccia dei tordi. Da allora la viticoltura è stata portata avanti fino ad oggi con nuove prospettive. I pronipoti Gabriella, Renato e Paolo, sostenuti dai genitori Pietro e Mirella, imbottigliano vino dal 2001 a marchio La Tordera, dando all’azienda proprio il nome di quell’altura.

Natural Balance

Percorrendo le strade delle colline venete, si giunge all’azienda agricola La Tordera, un moderno edificio composto prevalentemente da legno e vetro, che ha ottenuto la certificazione CasaClimaWine grazie alla costruzione a sostegno della salvaguardia e sostenibilità ambientale. Dalla struttura e da ulteriori pratiche migliorative, si capisce subito l’attenzione della famiglia per l’ambiente e l’ecososteniblitià, dai cui deriva il loro slogan Natural Balance.

Prosecco di Valdobbiadene

Le vigne e la produzione

Ovviamente l’attenzione maggiore è data al vino, che si può conoscere partendo direttamente dalle vigne, dove tra i vendemmiatori si incontra Pietro Vettoretti, alla sua settantesima vendemmia, o il figlio Renato, che cura le fasi lavorative dalla potatura alla raccolta. Sul famoso colle del Cartizze, che copre un totale di 106 ettari, La Tordera possiede circa un ettaro, che nonostante sia solo 1 dei 65 ettari totali dell’azienda, è quello da cui tutto ha preso origine.

Il Cartizze ha origini riconducibili al sollevamento del fondale marino, per cui il terreno presenta un alternarsi di morene, di arenarie e di argille; sono proprio queste caratteristiche a donare un gusto particolare al vino che deriva da questa altura. Le altre vigne dell’azienda si trovano nelle Rive e comuni vicini, e recentemente ne sono state piantate anche nella zona al di là del fiume Piave. La vendemmia viene fatta a mano perché la pendenza del territorio rende impossibile il passaggio dei mezzi meccanici, quindi gli acini rimangono intatti, e grazie alla distanza di massimo 15 km tra le vigne e la sede aziendale si riesce a trasportare l’uva in cantina di frequente, iniziandone subito la lavorazione così da poter evitare di dover aggiungere troppi solfiti.

Tornati in cantina, affacciandosi nella zona della produzione, si notano le tre grandi presse, e camminando fra le vasche di fermentazione, Luca Da Lozzo, l’enologo, ci spiega interessanti nozioni su come producono il loro vino. In cantina si incontra anche Paolo, il fratello enotecnico, mentre la terza sorella, Gabriella, si occupa dell’aspetto commerciale amministrativo.

Degustazione

Nelle sale della cantina arriva il momento della degustazione. Si può assaggiare il Cartizze Dry La Tordera, prodotto dall’ancora attiva vigna secolare, che è meno suscettibile ai cambiamenti climatici rispetto ai vigneti più giovani, quindi anno dopo anno il gusto è garantito. Altre referenze del Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G. sono l’Otreval Brut Rive di Guia, il Tittoni Dry Rive di Vidor, il Serrai Extra Dry e il Brunei Brut. A3 Brut Asolo viene prodotto nella zona Asolo Prosecco Superiore D.O.C.G.

Per la famiglia è molto importante dare informazioni al consumatore, in modo che riesca a riconoscere le specifiche caratteristiche dei loro vini, e per farlo usano con saggezza l’etichetta della bottiglia; viene innanzitutto indicato l’anno di vendemmia, si legge poi anche la scala degli zuccheri, importante segnalazione dato che i diversi prosecchi si differenziano da più o meno residuo zuccherino. Come la legge richiede viene anche mostrata la scala di solforosa, e la famiglia Vettoretti ha caro questo punto perché rende pubblici gli accorgimenti che adottano in fase di produzione.

Dopo una giornata tra queste terre, mentre la visita finisce, si pensa all’emozione in più che si prova ad assaggiare il prosecco avendo visto con quale passione si lavora in azienda.

Experiences

Sono a disposizione dei visitatori tre diversi tipi di “experiences” di degustazione e visita della cantina e del territorio: La Natural Balance Experience è un’esperienza a tuttotondo che dà la possibilità di scoprire la produzione di prosecco conoscendo i protagonisti dell’azienda e ogni fase della produzione dalle vigne alla degustazione, con diversi momenti di spiegazione. La visita si conclude con l’assaggio di quattro Spumanti, abbinati a una selezione di prodotti tipici del territorio. La più completa e divertente è la Prosecco Adventure Experience, perché l’itinerario, oltre al wine tasting e visita dell’azienda, si allarga ad attività sportive, storiche o culturali. Fra le diverse opzioni sono presenti anche picnic e gite a piedi o in bicicletta. Happy Prosecco Experience, pur sempre completa, è la più breve. Consiste nella degustazione di quattro vini a scelta e la presentazione da parte dello staff delle zone e tecniche produttive e della filosofia aziendale del Natural Balance.

Informazioni

La Natural Balance Experience prevede un contributo di 20 euro a persona; ha una durata di circa 1,5h; si tiene tutti i giorni alle 10.00 e alle 14.30. La prenotazione è obbligatoria ed è valido fino a 15 persone.

La Happy Prosecco Experience prevedere un contributo di € 5,00 a persona. La prenotazione è gradita ma non obbligatoria. Per qualsiasi informazione o notizia i contatti sono i seguenti: T. 0423985362, email: info@latordera.it e si può visitare il sito www.latordera.it

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