Come spero avrete avuto il piacere di leggere nei miei articoli precedenti, portare con sé un binocolo potrebbe migliorare la qualità della vostra visita nelle oasi naturalistiche. Ancora una volta, scegliere lo strumento ottico ideale non pare una cosa semplice, per questo motivo mi limiterò a darvi qualche suggerimento, basandomi sulla mia esperienza pratica.

Prismi di Porro o Prismi a tetto?

Nell’uso naturalistico, da molti anni, si tende a prediligere il binocolo con prismi a tetto, è, infatti, più compatto, possiede una messa a fuoco interna impermeabilizzata e molto veloce.

Per questi motivi – eccetto chi voglia spendere delle somme troppo esigue – (un’ipotesi che porterebbe a preferire il “prisma di Porro”), il mio consiglio è di optare sempre per un binocolo composto di prismi a tetto.

Binocolo compatto

Un binocolo compatto che abbia degli obiettivi da almeno venticinque millimetri di diametro e otto, dieci ingrandimenti, potrebbe essere una scelta perfetta. In questo formato è possibile acquistare dei prodotti di buona qualità spendendo circa duecento euro. Per chi volesse il meglio, invece, le marche europee e giapponesi forniscono dei binocoli eccellenti che riescono per qualità meccanica e ottica a rivalere con strumenti dal diametro superiore. Un binocolo 8×25, ad esempio, si trasporta con molta facilità sia a tracolla, sia sostenuto tramite la cintura dei pantaloni. Le sue dimensioni sono anche ideali per essere utilizzato dai più piccoli e si ripone con facilità anche negli zaini poco capienti, adatti alle escursioni di una sola giornata. Voi e i vostri bambini vi divertirete, senz’altro, ad ammirare l’avifauna presente nei laghetti artificiali o gli animali più timidi che spesso si rifugiano sugli alberi.

Seppur io sia un amante delle osservazioni naturalistiche in mezzo alla natura, trovo istruttivo mostrare alle mie figlie le differenze fra specie, come ad esempio il colore del piumaggio, la forma del becco, delle zampe e così via. Questo è un passatempo certamente più salutistico rispetto alle lunghe sessioni tecnologiche con tablet e smartphone.

Il binocolo è molto utili per osservare l’avi-fauna posata sui rami degli alberi

L’8×32, adatto per ogni esigenza

Se il binocolo compatto è più adatto alle visite nelle piccole oasi, chi volesse compiere delle escursioni nei grandi parchi naturalistici, apprezzerebbe senz’altro un formato più luminoso. Per questo ragione una scelta perfetta potrebbe essere l’intramontabile 8×32, che è una combinazione ideale fra la luminosità e le modeste dimensioni. Anche in questo caso, sono disponibili sul mercato decine di prodotti per ogni tasca ed esigenza, dai binocoli economici “Made in China” che costano spesso meno di cento euro, ai raffinati “Top di Gamma” europei e giapponesi dotati di obiettivi in cristallo di fluorite, ma che valgono oltre mille cinquecento euro. Il metro di giudizio e l’eventuale scelta, dipendono prettamente dalla propria passione oltre che dalle necessità soggettive.

L’8×42 il più specialistico

Chi volesse osservare anche all’alba e al crepuscolo, non dovrebbe rinunciare al classico binocolo da quarantadue millimetri di diametro, i birdwatchers più esigenti, invece, potrebbero preferire un binocolo che fornisca almeno dieci ingrandimenti.

Pare ininfluente, ma passare da un 8x a un 10x, spesso, consente una migliore percezione dei dettagli che è essenziale per il riconoscimento dell’avifauna.

Tre eccellenti binocoli europei 8×42, da sinistra: Swarovski EL, Zeiss Victory SF, Leica Noctivid

I binocoli 12×50 e 15×56 per i più esigenti

Non è detto, tuttavia, che sia sufficiente utilizzare uno strumento ottico che fornisca soltanto dieci ingrandimenti. Una delle mete turistiche più ambite per gli appassionati di rapaci è l’Estremadura, un ampio territorio che confina con la Castiglia, l’Andalusia e il Portogallo. All’interno della grande riserva naturale di Monfrague, per esempio, è possibile ammirare seicento coppie di grifoni, quattrocento di avvoltoi monaco, oltre a vari esemplari di aquila imperiale iberica, di aquila di Bonelli e di capovaccaio.

Viste le distanze in gioco, in tali occasioni, è più proficuo utilizzare dei binocoli ad alto ingrandimento, ma ancora ben trasportabili, come i 12×50 o i 15×56 che, in quest’ultimo caso richiedono un supporto leggero (monopiede o piccolo treppiede in carbonio).

Accessori indispensabili

I consigli per gli escursionisti delle oasi naturalistiche potrebbero occupare un intero libro, per questo motivo mi limiterò a piccole e brevi puntualizzazioni. Per le escursioni con la famiglia dove la scelta minimalista dell’attrezzatura è essenziale, consiglio di acquistare un adattatore (anche universale) per collegare il vostro smartphone al binocolo. In questo modo potreste mostrare agli amici e nel frattempo far divertire i vostri figli, riprendendo gli animali con la tecnica del phonescoping (che sarà oggetto di un prossimo articolo).

Qualora aveste problemi alle spalle o al collo o doveste sostenere sulle spalle i vostri bambini, potreste acquistare una bretella universale che vi consentirebbe di avere il collo libero e di osservare con molta rapidità. Oltretutto questi accessori si prestano anche al trasporto di fotocamere compatte e mirrorless.

Ricordatevi sempre di portare con voi un piccolo kit di pulizia, un panno è il minimo indispensabile ed è spesso fornito in dotazione con il binocolo. Unto o spruzzi di acqua sul vostro amato strumento potrebbero rovinarvi la giornata osservativa.

È molto utile, in questa circostanza, avere con sé una lenspen.: una piccola penna dotata di un pennello a scomparsa e di un piccolo sistema di pulizia che consente di togliere rapidamente lo sporco sulle lenti del vostro strumento ottico.