Il Paese dei Balocchi? Esiste, eccome. E quest’anno ha un sindaco abituato a stimolare l’opinione pubblica e a far riflettere sulle grandi storie della vita. Stiamo parlando di Domenico Iannacone (immagine in apertura, ph. Stefano Ceccarelli), giornalista televisivo di origini molisane, che sarà sindaco della manifestazione “Il Paese dei Balocchi” di Fano, nelle Marche, dal 17 al 20 agosto prossimi.
Una kermesse nata quasi per gioco 20 anni fa e che, fin dalla prima edizione, è stata capace di creare un sapiente mix fra divertimento e riflessione, tra fantasia e realtà.
«Il tema conduttore di quest’anno, edizione importante per via del ventennale, è “Infiniti – Le virate coraggiose della vita” – spiega Michele Brocchini, Presidente de Il Paese dei Balocchi –. Infiniti come coloro che trovano dentro loro stessi la tenacia incrollabile e la forza straordinaria, insieme con altre risorse e talenti che sembravano nascosti o impensabili, per affrontare malattie gravi, dissesti economici o familiari, problemi sociali e conseguenze delle guerre. Persone che sono un esempio per gli altri, al tempo stesso una fonte di ispirazione e di fiducia nell’esistenza. Per l’attenzione e la sensibilità verso personaggi, argomenti e contesti che sfuggono alla narrazione principale, mainstream, Iannacone interpreta al meglio lo spirito del titolo. Ecco perché è stato indicato come sindaco dell’evento di quest’anno».
Quattro giorni di eventi per tutta la famiglia
Il Paese dei Balocchi si svolge in Piazza Bambini del Mondo nella frazione di Bellocchi di Fano e ha un nutrito e vario programma studiato per divertire i più piccoli e per intrattenere i più grandi. Iannacone sarà presentato sul palco centrale della manifestazione durante un incontro nel corso della serata inaugurale del 17 agosto. «Nella mia vita – afferma il giornalista Domenico Iannacone – ho sempre cercato di raccontare le storie dei visionari, coloro che rompono gli schemi e ribaltano le prospettive della realtà. Sono onorato di diventare Sindaco del Paese dei Balocchi, un luogo in cui il sogno e la fantasia ci aiutano a immaginare e costruire un mondo migliore».
L’affermato giornalista ha iniziato la sua carriera professionale ancora giovanissimo, lavorando per testate regionali. Passione e abilità l’hanno portato a diventare inviato di punta per i programmi Ballarò e Presa Diretta. Ha ideato e condotto per sette edizioni il programma d’inchiesta I dieci comandamenti e dal 2019 è in onda con Che ci faccio qui, tra i programmi di approfondimento più seguiti su Rai 3. Durante una puntata Iannacone ha incontrato Dario D’Ambrosi, attore, regista d’avanguardia e fondatore nel 1992 del Teatro Patologico, che accoglie persone affette da disagio mentale: un modo di comunicare e uscire dall’isolamento tramite la recitazione.
Una lunga carriera costellata da numerosi riconoscimenti
Iannacone ha ricevuto cinque Premi Ilaria Alpi, il Premio Paolo Borsellino nel 2015, il Premio Goffredo Parise nel 2017 e nel 2022 il prestigioso Premiolino nel 2022. La sua attività si è estesa con successo anche al cinema: il documentario Lontano dagli occhi ha ottenuto importanti riconoscimenti internazionali come il Civis Media Prize di Berlino, il Real Screen Awards di Los Angeles e il Peace Jam Jury Awards di Montecarlo. Nel 2018 Siamo tutti matti ha vinto il Festival del Cinema a Spello. L’odissea ha ottenuto il Premio Moige nel 2021 e nello stesso anno il Premio Kapuściński.
Info
Ti potrebbe interessare: Marche d’estate, ecco la Bellezza in Blu