Mare scintillante, sentieri immersi nella macchia mediterranea e paesaggi cangianti che spaziano a 360 gradi tutt’attorno: è da scoprire lentamente, armati di un po’ di fiato e occhi pronti alla meraviglia, la bellezza quieta e riparata di Marettimo e Levanzo, le due isole più piccole dell’arcipelago delle Egadi, in Sicilia. Non che ci sia poi molta scelta, dopotutto… A solcare l’entroterra delle due isole è una fitta rete di sentieri ben segnalati e ben tenuti, e li si può percorrere soltanto a piedi perché le automobili, qui, non possono girare. Che cerchiate percorsi tranquilli per raggiungere le spiagge più remote, oppure trekking più sfidanti per conquistare il panorama dall’alto, non preoccupatevi: ce n’è per tutti i gusti. Purché vi piaccia camminare!
Camminare a Marettimo, alcuni consigli
Iniziamo dalla più remota e aspra dell’arcipelago, Marettimo, riconosciuta come un piccolo paradiso per il trekking proprio in virtù dei suoi bei percorsi adatti a tutti i livelli. Tutti i sentieri partono dall’unico abitato dell’isola, dove attraccano anche gli aliscafi e dove è possibile rifornirsi di eventuale pranzo al sacco (nel resto dell’isola non ci sono punti di approvvigionamento o di ristoro, quindi meglio approfittarne!). Inoltre, anche se non si tratta di percorsi lunghissimi è sempre consigliato di muoversi attrezzati con le giuste calzature, cappello per il sole e acqua a sufficienza.
Percorsi a Marettimo
Tra i sentieri più facili e d’impatto, c’è quello che sale alle spalle del paese e conduce dapprima al cimitero Calvario (l’antico cimitero dell’isola, posto in una bella posizione panoramica) e successivamente al sito archeologico delle Case Romane. Si sale in circa 40 minuti e si è ripagati non solo da una vista mozzafiato sulla costa e sull’orizzonte, ma anche dalla possibilità di visitare i resti dell’insediamento romano che dà il nome al sito e la pregevole chiesetta rurale di epoca normanna.
Un altro sentiero adatto a tutti, ma un po’ più lungo, è quello che dall’abitato conduce in circa un’ora e mezza al caratteristico promontorio di Punta Troia. In questo caso si cammina a filo di costa, immersi tra ci cespugli di rosmarino e di timo, e il sentiero presenta alcuni saliscendi non particolarmente impegnativi. Sotto al promontorio, c’è una caletta dove è possibile fare il bagno. Un terzo percorso privo di criticità è poi quello di due ore che dal paese si immerge dapprima nella pineta fino alla Carcaredda – stazione della Forestale immersa nei pini marittimi – e poi arriva al Faro di Punta Libeccio.
Tra i trekking invece più impegnativi, segnaliamo quelli che si diramano dal già citato sito delle Case Romane: da qui, infatti, si può salire fino alla vetta del Pizzo Falcone, il punto più alto dell’isola (686 metri slm), oppure proseguire verso il Pizzo Telegrafo. Entrambi sono due punti panoramici di grandissimo impatto, da cui lo sguardo può spaziare pressoché all’infinito.
Camminare a Levanzo
Rispetto a Marettimo, Levanzo è più dolce, i suoi paesaggi più morbidi e meno dirupati, e così anche le camminate possibili. Anche in questo caso, i sentieri partono tutti dall’abitato di Levanzo.
Una dei percorsi più piacevoli è quello che conduce a due delle spiagge più amate dell’isola: Cala Fredda, con le sue splendide acque turchesi, e Cala Minnola, che offre anche i conforto di una splendida pineta dove trovare ombra e riparo. Un altro sentiero, dalla parte opposta, conduce invece alla spiaggia dei Faraglioni, perfetta per una camminata al tramonto (da qui si vede tramontare il sole sulla sagoma di Marettimo!). Se invece volete camminare un pochino di più, potete dirigervi verso l’entroterra isolano – una bellissima piana profumata di fiori e cespugli di macchia mediterranea – e proseguire poi verso il Faro di Capo Grosso, sulla punta settentrionale dell’isola, oppure verso la spiaggia di Cala Tramontana.
Infine, perché non raggiungere a piedi anche la Grotta del Genovese, sito archeologico rupestre di grande impatto? Solitamente vengono proposti tour con arrivo in barca, ma dalla Spiaggia dei Faraglioni parte un sentiero non particolarmente impegnativo (e poco battuto) che in poco più di un’ora conduce all’imbocco della grotta. Un’occasione unica per vivere l’isola nel silenzio e nella quiete!