A partire da luglio, fino al 29 ottobre, all’interno del Parco archeologico di Brescia romana, è possibile ammirare due statue di eccezionale bellezza: il Pugile e la Vittoria.

Il Pugile e la Vittoria
Il Pugile e la Vittoria Alata nel Capitolium di Brescia Brixia. Parco archeologico di Brescia romana
©Archivio Fotografico Civici Musei di Brescia – foto A. Chemollo

Le Statue: il Pugile e la Vittoria

Provate ad immaginare che una delle sculture più belle dell’antichità, la quale abitualmente trascorre il suo infinito tempo in un museo della capitale, venga impacchettata e caricata su un mezzo di trasporto per un viaggio verso nord, destinazione Brescia.

E che qui, liberata dal pesante imballo, la si ponga di fronte all’emblema della città stessa, quella Vittoria Alata che proviene dalla storia cittadina del I secolo d.C., quando Brescia si chiamava Brixia. Ebbene, tutto ciò è successo veramente.

Fino al 29 ottobre, infatti, è possibile ammirare il Pugilatore in riposo del Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo, in rapporto con la Vittoria Alata, nell’aula orientale del Capitolium, all’interno del Parco archeologico di Brescia romana.

Il Pugile e la Vittoria
Il Pugile e la Vittoria Alata nel Capitolium di Brescia Brixia. Parco archeologico di Brescia romana
©Archivio Fotografico Civici Musei di Brescia – foto A. Chemollo

Il Pugile e la Vittoria: l’installazione

I due bronzi sono i protagonisti di un’installazione site specific, ideata dal maestro spagnolo Juan Navarro Baldeweg, che ha trasformato questo storico “incontro” in un dialogo metafisico di grande suggestione e dal forte valore simbolico.

Il Pugile, che per stile e tecnica viene attribuito ad uno scultore di età ellenistica, è rappresentato seduto, con il corpo e il volto coperti da ecchimosi e ferite sanguinanti. I gomiti sono appoggiati sulle gambe divaricate, il capo è decisamente piegato verso destra.

Davanti a lui, la Vittoria Alata, probabilmente un dono dell’imperatore Vespasiano a Brixia per l’aiuto dato al suo esercito in occasione di una campagna militare, troneggia dall’alto del suo piedistallo.

Il contatto tra i due avviene grazie ad una superficie specchiante che riflette l’immagine della Vittoria, verso la quale il Pugile rivolge il suo sguardo. Un filtro necessario, che pone l’accento sulla distanza siderale tra il destino effimero dell’uomo e la natura infallibile della divinità.

Secondo Navarro Baldeweg, la distanza temporale e fisica che ci fu tra i due bronzi in antichità, si ridimensiona oggi grazie allo spettatore, che ponendosi tra loro e vedendo la sua immagine specchiata, partecipa all’incontro e facilmente intuisce il tema che lega i due personaggi. Il Pugile, stanco, è in attesa di un esito positivo che potrebbe condurlo al successo. Il suo sforzo rappresenta la fatica e il sacrificio per qualcosa di grande. La Vittoria, a sua volta, è la personificazione della speranza per questo esito e forse per la pace. I due bronzi sono accomunati da alcune similitudini. Entrambi furono probabilmente statue da santuario e oggetto di devozione. Il Pugile doveva essere esposto in uno spazio pubblico come indicano alcune parti della statua, consunte dai continui tocchi di mano delle persone.

Furono egualmente portati alla luce da scavi ottocenteschi e ritrovati nascosti tra le intercapedini di edifici antichi, sicuramente per salvarli dalla distruzione. L’occultamento della statue fu, infatti, una pratica comune in antichità. In periodi di guerra, soprattutto, quando il bronzo era necessario per forgiare nuove armi.

Brescia Capitale della Cultura 2023

Il progetto espositivo “Il Pugile e la Vittoria”, è diventato a pieno titolo l’evento clou tra gli appuntamenti che compongono il programma di Brescia Capitale della Cultura 2023, titolo condiviso con la città di Bergamo.

L’operazione è il risultato di una sinergia tra il Comune di Brescia e la Fondazione Brescia Musei con il Museo Nazionale Romano e con il sostegno economico di Intesa Sanpaolo che ha dato un contributo ulteriore sostenendo la produzione di un documentario realizzato da 3D Produzioni, già trasmesso su La7 e oggi disponibile sul sito del gruppo bancario.

Alla realizzazione hanno contribuito come sponsor tecnici la Capoferri per i materiali e iGuzzini per l’illuminazione.

L’auspicio dei soggetti coinvolti è quello di poter continuare in futuro questa collaborazione che ha messo in contatto due realtà museali importanti e che ha contribuito al legame tra il patrimonio archeologico dell’Urbe e quello di Brixia, oggi considerata l’area archeologica più significativa del nord Italia.

Per tutto il periodo della mostra, nella sezione archeologica dell’adiacente Museo di Santa Giulia, sarà esposta un’ala bronzea rinvenuta nell’alveo del Tevere nel 1891, in corrispondenza del ponte Sisto, insieme ai resti di altre statue che probabilmente dovevano comporre un grande gruppo scultoreo a decorazione del ponte, sulla cui sommità doveva esserci la statua di una Vittoria. Durante la permanenza del Pugile a Brescia, a Palazzo Massimo sarà esposta una statua di togato, appartenente ai reperti di ponte Sisto.

Il Pugile e la Vittoria
Il Pugile e la Vittoria Alata nel Capitolium di Brescia Brixia. Parco archeologico di Brescia romana
©Archivio Fotografico Civici Musei di Brescia – foto A. Chemollo

INFO

Il Pugile e la Vittoria

Brescia, Parco Archeologico

12 luglio – 29 ottobre 2023

www.bresciamusei.com

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