Se vi dicessi che la Romagna è perfetta per essere visitate in tutte le stagioni e non solo d’estate? C’è molto altro oltre alla riviera romagnola e ve lo svelo oggi con un piccolo assaggio, 5 borghi della Romagna perfetti per le vostre prossime gite.
La Romagna dei borghi e dei paesaggi collinari mi ha piacevolmente colpito. È un territorio rilassante, caloroso, fatto di profumi delicati e sapori forti, è un territorio verde, in cui la natura è la vera padrona indiscussa e noi non possiamo fare altro che apprezzarne i suoi frutti e restare a bocca aperta davanti ai paesaggi che ci mostra.
Ci sarebbe davvero tanto da raccontare, è un territorio davvero ricco di bellezza, ma concentriamoci su 5 borghi della Romagna, 5 luoghi tutti da scoprire.
Brisighella e il suo oro liquido
Benvenuti in uno dei borghi più belli d’Italia! Brisighella è uno di quei borghi che sa affascinare fin da subito. I suoi colori, il suo cibo, posto alle pendici del Parco appenninico della Vena del Gesso, in questo borgo si respira tutta le genuinità romagnola, almeno secondo me.
Caratteristica principale del borgo sono i suoi tre pinnacoli rocciosi, tre punti panoramici perfetti. Parlo della Torre dell’Orologio, da cui si gode di una bella vista di Brisighella dall’alto, la Rocca Manfrediana, altro punto panoramico sulla città e il Santuario della Beata Vergine del Monticino.
Conoscete l’oro liquido di Brisighella?
L’Olio Extravergine di Brisighella è stato il primo in Italia ad ottenere la Denominazione di Origine Protetta, è un prodotto di estrema qualità che merita di essere apprezzato con una degustazione. Se vi ho incuriosito, vi consiglio di dare un’occhiata alle esperienze proposte da Terre di Brisighella, vi posso assicurare che non ve ne pentirete.
Famosissima a Brisighella è la tanto fotografata Via degli Asini o Via del Borgo. Si tratta di una via sopraelevata e coperta, qualcosa di unico dal punto di vista architettonico, una vera bellezza. Questa via era abitata dai birocciai, che trasportavano il gesso dalle cave servendosi proprio di asini, da qui il suo nome.
Potete raggiungere Brisighella in auto o in treno, la stazione è molto vicina al centro storico
Bertinoro, il balcone della Romagna
Continuiamo la nostra scoperta dei borghi della Romagna con Bertinoro, parte della rete dei Borghi Autentici d’Italia, città del vino e dell’ospitalità.
Perché proprio dell’ospitalità? In Piazza della Libertà troverete una colonna, la colonna dell’ospitalità. La colonna dell’ospitalità, citata anche nella Divina Commedia.
Si tratta di una colonna con 12 anelli, ad ogni anello corrispondeva una famiglia del borgo, in questo modo, il pellegrino che arrivava a Bertinoro e legava il suo cavallo ad uno degli anelli, veniva ospitato dalla famiglia proprietaria dell’anello.
Sempre da questa piazza potete capire perfettamente anche l’appellativo “balcone della Romagna”. Bertinoro è infatti definita anche il balcone della Romagna proprio per la sua terrazza con una vista panoramica stupenda sulle colline.
In foto purtroppo non rendo molto l’idea, ho trovato una giornata piuttosto nebbiosa, ma vi auguro di essere più fortunati. Prima di salutare Bertinoro, fate una capatina alla sua rocca, che ospita il Museo Interreligioso del borgo, ed è circondata dal verde, un posto perfetto per fare un pic nic osservando il paesaggio.
Bertinoro è perfetta da raggiungere in macchia. Essendo piccolina, consiglio di visitarla unendola ad un altro borgo.
Rocca San Casciano e la festa dei falò
Il nostro percorso tra i borghi della Romagna ci porta nella Valle del Montone.
Parto subito con il raccontarvi la particolarità di questo borgo. A Rocca San Casciano la festa dei falò è una vera e propria tradizione che passa da generazione a generazione. il borgo è suddiviso tra Rione Borgo e Rione Mercato, le due fazioni che si sfidano durante i festeggiamenti. È un sentimento forte ed impetuoso come il fuoco che viene celebrato durante questa festa.
Il borgo, a prescindere dalla festa tipica che si tiene ogni anno in primavera, è un vero gioiellino. Nella Chiesa del Suffragio potete addirittura vedere un Tondo di Andrea della Robbia mentre proprio accanto alla chiesa, sotto alla torre della piazza, troverete l’ultimo negozio di ciabattini, un piccolo cimelio storico.
A dominare il borgo dall’alto troverete il Castellaccio, ciò che resta dell’antica rocca circondata da mura, praticamente distrutta dal terremoto del 1661.
Se siete affamati, vi consiglio la trattoria La Pace, proprio nella piazza principale, dove poter assaggiare la pasta fresca fatta a mano e prima salutare il borgo, vi consiglio una foto da cartolina lungo il ponte di Via Francesco Domenico Guerrazzi.
Anche questo è uno di quei borghi facilmente raggiungibili in auto, soprattutto se volete visitarlo insieme al prossimo gioiellino che vi presenterò.
Portico di Romagna: vi sembrerà di entrare in una fiaba
Una di quelle ambientazioni fiabesche che ti fanno dire wow. Portico di Romagna sembra davvero uscito da un libro fantasy.
Percorrendo Via Roma, la via principale che attraversa il borgo, incontrerete la particolarissima Biblioteca dei Libri Liberi, una speciale biblioteca in cui chiunque può lasciare un libro e chiunque può prenderlo, un luogo in cui i libri sono davvero liberi e raccontano un sacco di storie, non solo italiane. È il paese stesso che ha realizzato questo luogo salvando tanti libri e ancora oggi i turisti ospiti del borgo possono lasciare un libro.
Percorrendo Via Borgo dell’Erta potete vedere le classiche viuzze colorate che solo i borghi sanno regalare. Questa via si chiude con un bellissimo ponte a schiena d’asino, il Ponte della Maestà.
Se i tornanti non vi danno fastidio, prima di andare via vi consiglio di andare a vedere una delle stranezze della Romagna, il Vulcanino del Monte Busca.
Eh si, in Romagna ci sono pure i vulcani!
Si tratta di una fontana ardente di metano, qualcosa si piuttosto comune un tempo. Oggi ne sono rimaste davvero pochissime e questo è uno dei pochi esempi rimasti. È davvero suggestivo, un fuoco perenne in cima al monte, con un panorama magnifico tutto intorno.
Se volete approfondire questi luoghi, vi consiglio di non perdervi l’uscita di questo mese di Itinerari e Luoghi in edicola.
Premilcuore, alle porte delle Foreste Casentinesi
Arriviamo all’ultimo dei nostri borghi della Romagna, almeno per questo articolo.
Premilcuore è un o dei borghi Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Siamo nel cuore delle colline romagnole, proprio alle porte del Parco delle Foreste Casentinesi, a lato del fiume Rabbi.
È il borgo perfetto per immergersi nella quiete e nella natura. Un posto piccolissimo e delizioso, in cui ho visto con piacere tantissime rondini. Percorretelo per le sue stradine e soffermatevi in Largo Tre Cantoni, la piazza principale di Premilcuore.
La vera punta di diamante del borgo è la sua natura. Raggiungete la Cascata della Sega, lo troverete facilmente sul navigatore. Qui potete vedere tutta la potenza del Rabbi. Piccole cascate e piscine naturali perfette per rilassarsi dalla calura estiva, un paesaggio unico in cui è l’acqua la vera protagonista.
Indossate delle buone scarpe da trekking e percorrete il sentiero che costeggia il Rabbi fino alla Grotta Urlante. Bellissima e pericolosissima, qui è vietato nuotare e tuffarsi, ma potete raggiungerle costeggiando il fiume e stando attendi a non scivolare sui sassi levigati, un’escursione davvero molto bella, perfetta per il periodo primaverile.
Se visitate il borgo e l’area naturalistica durante il weekend, consiglio di arrivare presto in auto, i posti sono pochi c’è il rischio di non trovare parcheggio.
La Romagna ha ancora tanto da offrire, ma intanto iniziamo a scoprirla grazie ai suoi borghi.
Buona visita!