Trentaquattro scrigni da scoprire, uno diverso dall’altro, con un unico tesoro da custodire: l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. (nella foto di apertura la Villa Cavazza, che ospita l’Antica Acetaia Francesco Aggazzotti).
A offrire questo privilegio dedicato agli amanti del turismo slow, attento a cogliere tutte le sfumature ed eccellenze di un territorio, arriva la “Mappa del turista balsamico e altri tesori gastronomici nella provincia di Modena” ideata e realizzata dal Consorzio Produttori Antiche Acetaie. In doppia versione, sia cartacea sia digitale, scaricabile dal sito internet www.balsamico.it, la mappa, un vademecum tascabile ricco d’informazioni utili in doppia lingua, italiano e inglese, aiuta il turista nella scelta dell’itinerario più adatto rispetto alle proprie preferenze. Gli amanti dei motori, per esempio, potranno privilegiare una delle acetaie più vicine a Maranello dove è possibile fare visita al Museo della Ferrari.
Chi invece desidera unire la scoperta dell’oro nero modenese all’arte può scegliere un’acetaia non lontana dal centro storico di Modena, dove si può ammirare la Cattedrale di Modena, la Torre Civica e la Piazza Grande, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Trentaquattro proposte diverse l’una dall’altra, distribuite in 15 comuni, che consentono di esplorare gran parte della provincia passando dalla profonda pianura padana, arrivando, sino alle dolci colline dell’appennino su cui sono adagiati il borgo storico di Castelvetro e il paese di Serramazzoni. Opzioni per tutti i gusti che si possono trasformare in una semplice gita di qualche ora o un intero fine settimana, sempre comunque da assaporare senza fretta, magari approfittando della possibilità di spostarsi in bicicletta, percorrendo strade bianche, ciclabili, spesso ricavate dove una volta transitava il treno, o strade secondarie poco frequentate. Accompagnato dai padroni di casa il turista potrà immergersi in atmosfere d’altri tempi entrando in ville storiche di famiglia, in casali di campagna spesso circondati da vigneti dalla cui uva si ottiene il mosto cotto, unico ingrediente utilizzato per la produzione dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. Tante anche le curiosità e gli aneddoti che si potranno scoprire. All’Acetaia San Donnino, per esempio, si potrà ascoltare il racconto discreto della visita del fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg o ammirare l’angolo della villa liberty in cui Bernardo Bertolucci girò una celebre scena di “Novecento”, i cui protagonisti sono Dominique Sanda e Robert De Niro. Nell’attigua acetaia si potrà invece scoprire una botte che, nella parte anteriore riporta, marchiata a fuoco, la data del 1512, anno in cui quella parte fu realizzata dalle sapienti mani di bottai vissuti oltre 500 anni fa.
Non solo uno sguardo al passato e alla gelosa difesa delle radici: in alcuni casi, infatti, grazie all’estro e all’inventiva dei proprietari, la facciata di un’acetaia può trasformarsi in un’enorme tavolozza che ospita una sorprendente opera d’arte en plein air, come nel caso di Aceto Modena. Qui a due passi dal capoluogo, nella frazione di Cognento si può infatti ammirare il coloratissimo murale “Sentinella” realizzato dall’artista Luca Zamac.
Denominatore comune che connota le acetaie presenti sulla mappa è la possibilità di assaggiare e acquistare nei luoghi in cui si affina per almeno dodici anni l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. imbottigliato nella inconfondibile bottiglietta disegnata da Giorgetto Giugiaro; in diversi casi è possibile essere ospitati a pranzo o a cena, in altri si può partecipare a corsi per imparare a utilizzare il balsamico in cucina. Rimanendo in ambito enogastronomico, sulla mappa sono segnalati anche quattro caseifici che producono Parmigiano Reggiano D.O.P. e tre prosciuttifici che producono il Prosciutto di Modena D.O.P., anch’essi tutti visitabili. Uno spazio poi è dedicato a “Modena a Tavola”, Consorzio di ristoratori che nei loro menù propongono sempre piatti che utilizzano i prodotti tipici D.O.P. della provincia di Modena.
Inoltre, per sottolineare l’importanza dei Centri di Formazione Gastronomica nella trasmissione del sapere legato alla terra e all’enogastronomia, sulla mappa sono evidenziati i luoghi in cui gli studenti costruiscono i propri percorsi di formazione al lavoro. Si tratta di Centri di Formazione con cui il Consorzio Produttori Antiche Acetaie ormai da anni collabora offrendo docenze e promuovendo concorsi e premi volti a favorire la conoscenza dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. sia sotto il profilo culinario che culturale.
“La mappa del turista balsamico mette in rete in modo virtuoso e organizzato luoghi di grande valore gastronomico e culturale. In questo modo riusciamo a dare risposta alla crescente richiesta da parte dei turisti, sia stranieri sia italiani, di vivere esperienze nuove che riescono a trasmettere l’essenza di un territorio che tanto ha ancora da raccontare. Siamo certi che il privilegio di visitare un’acetaia accompagnati dai padroni di casa possa essere un’ulteriore occasione per far apprezzare l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. e, più in generale, le tante eccellenze che il territorio modenese è in grado di esprimere” ha sottolineato in occasione della presentazione della mappa balsamica il presidente del Consorzio Produttori Antiche Acetaie, Mario Gambigliani Zoccoli.
Uno scrigno di sapori, profumi e colori
Complessivamente le acetaie che producono Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. visitabili, inserite ne “La Mappa del Turista Balsamico e altri tesori gastronomici nella provincia di Modena sono 34.
I comuni in cui hanno la sede sono 15: Modena (10), Bomporto (4), Castelfranco Emilia (3), Formigine (3), Castelnuovo Rangone (2), Castelvetro (2), San Cesario (2), Campogalliano (1), Carpi (1), San Felice (1), Serramazzoni (1), Sassuolo (1) Soliera (1), Spilamberto (1), Vignola (1).
In ambito enogastronomico sono segnalati quattro caseifici che producono Parmigiano Reggiano D.O.P. e tre prosciuttifici che producono il Prosciutto di Modena D.O.P. Uno spazio è anche dedicato a “Modena a Tavola”, Consorzio di ristoratori che nei loro menù propongono sempre piatti che utilizzano i prodotti tipici D.O.P. della provincia di Modena.
Inoltre, per sottolineare l’importanza dei Centri di Formazione Gastronomica nella trasmissione del sapere legato alla terra e all’enogastronomia, sulla mappa sono evidenziati i luoghi in cui gli studenti costruiscono i propri percorsi di formazione al lavoro. Si tratta di Centri di Formazione con cui il Consorzio Produttori Antiche Acetaie ormai da anni collabora offrendo docenze e promuovendo concorsi e premi volti a favorire la conoscenza dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. sia sotto il profilo culinario che culturale.
La mappa, nata come strumento semplice e agile rivolto prima di tutto a turisti slow, attenti cioè a scoprire lo spirito di un territorio spostandosi senza fretta, offre infine una serie di suggestioni per arricchire l’esperienza che prende spunto dalla visita ad una acetaia. Indica in particolare diversi punti di interesse facilmente raggiungibili dopo avere visitato una o più acetaie. Si va da indicazioni di luoghi imperdibili come il Duomo di Modena o il Museo Ferrari Maranello, a emergenze meno note, ma altrettanto interessanti come la scala a chiocciola del Barozzi a Vignola, il Museo della Bilancia di Campogalliano.
Modena è la terra dei motori in cui vengono progettate supercar che sono tra le più veloci al mondo, in questo caso però Il Consorzio ha deciso di offrire ai turisti slow la possibilità di utilizzare un mezzo ecologico per muoversi alla scoperta del territorio. Chi lo vorrà potrà spostarsi in bicicletta, tradizionale o a pedata assistita, seguendo uno degli itinerari predisposti dalla guida ciclistica Fabio Zara, fondatore di eGO E-Bike.
I tour possono essere individuali o in gruppo e per chi lo desidera è possibile mettere a punto itinerari su misura. Per completare il soggiorno a Modena, in collaborazione con Visit Modena sarà possibile effettuare prenotazioni alberghiere, acquistare biglietti per i musei, organizzare visite guidate e ricevere tante altre utili indicazioni per un soggiorno perfetto.
Scoprire i sapori “balsamici”: ecco alcune proposte tutte da pedalare
Scoprire la provincia di Modena e i suoi sapori pedalando. L’esperto di percorsi cicloturistici Fabio Zara, fondatore di eGO E-bike di Nonantola, specializzata in noleggio e assistenza per chi ama viaggiare su due ruote non motorizzate, propone alcune soluzioni per coniugare gite tra le bellezze del territorio e visite ai principali luoghi di produzione delle tipicità locali. Nei percorsi sono state inserite non solo le acetaie, in cui sono possibili visite e degustazioni, ma anche alcuni caseifici e prosciuttifici. Ecco quattro possibili soluzioni, di varia lunghezza, che abbracciano gran parte del territorio provinciale, dalla Pianura Padana ai centri cittadini fino a toccare la parte pedemontana a sud.
Itinerario 1 – Balsamico e Natura
Un percorso di 48 chilometri su ciclabili tra laghi, boschi, acetaie, caseifici e luoghi della motor valley. Una giornata adatta a tutte le “gambe” per vivere alcune delle eccellenze della Provincia di Modena. Durante il percorso si incontrano le acetaie di Villa San Donnino, Benedello, quella del Comune di San Cesario sul Panaro, dell’IISTAS “Spallanzani” e la storica acetaia Gambigliani Zoccoli. Vengono attraversate località come San Damaso, Spilamberto, San Cesario sul Panaro, Castelfranco Emilia, Gaggio in Piano. Si tratta di una percorso ad anello con partenza e arrivo a Modena.
Itinerario 2 – Il Balsamico tra le Terre d’Argine
La Bassa Modenese è terra affascinante, ricca di eccellenze gastronomiche e naturalistiche. Sul percorso, della lunghezza di 49 chilometri, oltre alle acetaie dell'”Oro Nero” s’incontrano caseifici, vigneti, due fiumi e ville storiche. Nel percorso sono presenti Balsamico Village, Acetaia De Petri, Caseificio 4 Madonne, Acetaia Di Giorgio. Nell’itinerario vengono toccate, partendo da Modena, località come Albareto, Soliera, Carpi e Campogalliano.
Il percorso ha una lunghezza di 64 chilometri ed è ideale per chi ama la collina e magari la bici gravel o trekking. Per questo tipo di itinerario serve un minimo di allenamento in modo da poter affrontare salite e discese, tra “vulcanetti”, castelli, motori e naturalmente la degustazione di ABTM nelle acetaie presenti lungo il percorso. L’anello che si ricongiunge a Modena conduce verso Cognento e da lì fino a Formigine, Ubersetto, una salita fino a Montagnana e San Venanzio, per poi scendere in direzione di Maranello, Montale Rangone e rientrare nel capoluogo. Sul tracciato si incontrano realtà balsamiche come la Società Agricola Acetomodena, le acetaie Andrea Mussini, Rossi Barattini, Delizia Estense e La Noce, oltre al caseificio Hombre.
Itinerario 4 – Il Balsamico in Gravel nella Bassa
Oggi, grazie alle biciclette a pedalata assistita e alle gravel, il cicloturismo sta popolando le tante ciclabili e strade a basso traffico di tutta la provincia. Partendo dal centro storico di Modena si può viaggiare in giornata, toccando tanti produttori di eccellenze del territorio, dove è possibile effettuare degustazioni in ambienti curati e pieni di passione. L’itinerario ha una lunghezza di 104 chilometri e si dirige da Modena verso nord, verso Bastiglia, Bomporto e San Felice sul Panaro. Il ritorno verso il capoluogo provinciale avviene passando da Medolla, Cavezzo, Carpi e Campogalliano per poi attraversare il Secchia e rientrare. Ben otto i punti di interesse gastronomico segnalati: le acetaie Di Giorgio, Ambrosia, Paltrinieri, l’Antica Acetaia dell’Avvocato Francesco Aggazzotti, Molinari Balsamico, Balsamico Village, Acetaia De Petri e Quattro Madonne – Caseificio dell’Emilia.