Di Anna iniziamo a parlarne dalla fine….
… dal modo con cui ha chiuso la nostra chiacchierata sul mestiere di fotoreporter di viaggio. “Faccio questo lavoro perché mi piace vivere così. Mi piace scoprire luoghi nuovi e adoro i rapporti umani che si vanno a creare nel corso di questa ricerca. Per me è cruciale il sapermi mettere in discussione per riuscire a conoscermi meglio come persona. Lavorando sul campo, facendo questo mestiere ho innescato un processo di crescita personale che non intendo abbandonare e che amo tanto”.
Anna, laureata in architettura urbanistica, di professione viaggia, fotografa e scrive.
E cresce ogni giorno un po’ di più. Arricchendosi di incontri, di luoghi visitati, di esperienze vissute.
Ecco, in queste poche parole c’è l’essenza di cosa dovrebbe rappresentare, per ognuno di noi, che ci si occupi di viaggi per professione o che si viaggi per passione, il VIAGGIO in sé.
Ma nulla succede mai per caso e Anna (che di cognome fa Luciani – così la individuerete meglio tra gli autori della nostra rivista Itinerari e Luoghi) ha iniziato a viaggiare fin da piccola e la cosa le è immediatamente piaciuta tanto.
“Da sempre ho usato l’obiettivo della macchina fotografica per documentare i miei viaggi, descrivere situazioni, prendere appunti, cogliere momenti e persone nella loro quotidianità e veridicità”.
L’Erasmus la porta in Brasile nel 2003 e dove si ferma per due anni.
Qui viaggia con zaino in spalla e la sera scrive a casa, ad amici e parenti, lunghe e.mail con cui descrive le sue imprese, i suoi incontri, i luoghi incantati che ha visto e visitato.
È qui che nasce Anna Luciani giornalista e fotografa, attività che perfeziona al rientro in Italia con un master allo IED di Milano. Laureatasi in architettura urbanista, come detto in apertura, Anna usa questa specializzazione nell’approcciare un territorio: “amo la complessità dei luoghi, fatti di spazi, architetture, paesaggi e persone. Soprattutto persone!”. Per lavorare in questo modo ci vuole tempo. Molto tempo.
Anna non è una viaggiatrice veloce. Non morde e fugge. Anna resta, si ferma, ascolta, guarda, coglie…raccoglie.
“Cerco di raggiungere l’anima dei luoghi e delle persone. Faccio raccontare a loro i posti in cui vivono. Non mi interessano i posti più famosi di una destinazione ma come la gente vive questa destinazione”.
Infatti, uno dei suoi lavori più belli e intensi lo realizza nel 2014, quando parte per il Brasile, paese dove ha studiato e che considera una sorta di seconda casa, dove decide di viaggiare facendo couchsurfing (un modo di viaggiare che prevede di ospitare o farsi ospitare gratuitamente a casa di sconosciuti iscritti ad una piattaforma on line che mette in contatto viaggiatori di tutto il mondo: l’obiettivo è lo scambio culturale).
“Quel viaggio mi ha fatto conoscere gli aspetti più intimi e umani del Paese e si è concluso con un documentario trasmesso su Rai 3 dal programma Kilimangiaro” cui ha fatto seguito l’Australia in van l’anno seguente”
Viaggi e incontri…”in Australia ho conosciuto un signore anziano che, con il figlio, ha lasciato tutto per andare nelle Blue Mountain e fondare una comunità di persone con i loro stessi ideali legati alla tutela ambientale e al ritorno alla natura. Affascinante. Coraggioso…forse un po’ visionario”.
L’identità dei luoghi. Le contraddizioni, le problematiche, la bellezza, l’unicità ma non colte oggettivamente attraverso uno scatto che potrebbe essere uguale a mille altri scatti.
“io lascio che siano le persone che incontro a raccontarmi i posti che visito. Ci vuole tempo, pazienza. Empatia. Ma alla fine quegli spazi, che colgo come architetto urbanista, si riempiono di anima e suoni e colori e diventano unici”.
Anna in queste settimane è in TV con i suoi lavori dedicati all’Italia, attualmente visibili di LaF TV (canale 135 di Sky): “Torno a vivere in Italia” e “Voglio vivere in Italia” le due serie da seguire: “noi italiani siamo abituati alla bellezza naturale, architettonica e ambientale del nostro Paese. Spesso la diamo per scontata e non ci rendiamo conto del privilegio che abbiamo nell’essere immersi in un contesto tanto ricco. Allora ho voluto raccontare il nostro Paese con gli occhi e i racconti di chi era tornato a viverci e di chi, pur non essendoci nato, voleva venirci a vivere”.
I lavori fotogiornalistici di Anna sono invece pubblicati nei prossimi numeri di Itinerari e Luoghi, ogni mese in edicola. Non perdeteli perché tanto hanno da raccontarvi.