Strade e sentieri scrivono poesie su un territorio profumato di vino e olio extravergine

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  • Punto di partenza e arrivo: Castagneto Carducci (da effettuarsi in bici, moto o auto)
  • Distanza: 32.6 km
  • Tipo di strada: asfalto e breve tratto sterrato
  • Dislivello: 356 m
  • Difficoltà: medio

Note: escursione che non presenta difficoltà e si snoda su tracciati ben visibili. L’itinerario richiede una mezza giornata ma, in considerazione delle possibili soste enogastronomiche, è consigliabile preventivare l’intera giornata.

 

HIGHLIGHTS

Alberi nobili

Sono circa 2.540 e si inseguono per circa 5 km “in duplice filar” lungo il viale di Bolgheri. Fu il Conte Guido Alberto della Gherardesca, illuminato agricoltore, che nel 1831 pensò delimitare lo stradone con “alberi cipressini”, vale a dire pioppi particolarmente adatti ad ambienti paludosi. A disfare i buoni propositi del conte agricoltore ci pensarono i bufali che trovavano gustosi i cipressini che, dal 1832, furono sostituiti con cipressi veri, amari e indigesti anche per i bufali, motivo di ispirazione per Giosuè Carducci.

Campo al Coccio

Valerio Cavallini, l’one man band del vino, ha destrutturato i dettami sella tradizione per integrare le buone pratiche dei nonni e leggere in chiave attuale e sostenibile la produzione del vino rispettando i tempi della terra di Campo al Coccio; nel suo piccolo racconta grandi storie e ama narrare la vita del vignaiolo.

Info: Campo al Coccio, via Bolgherese 273,
tel. 340.3306929, www.campoalcoccio.it.

Mulini di Segalari

Se si vuole toccare con mano la poesia del vino creato con arte e buon umore nella valle più intima di Castagneto non si può mancare una visita ai Mulini di Segalari, dove Marina Tinacci ha stretto un patto con madre natura e racconta con il vino un luogo vicino all’anima di Castagneto. Info: Mulini di Segalari, loc. Felciaino 115
tel. 0565.765202, 327.9892232, www.mulinidisegalari.it

Nel segno del Muffato

Maurizio Fuselli dopo aver disossato terreni insieme a babbo Aldo, ha trasformato una terra incolta nelle Terre del Marchesato. Con la sua famiglia oltre a creare ogni giorno vini della Bolgheri DOC ha inventano un muffato a dir poco commovente, frutto di una grande passione. Un capolavoro unico in terra bolgherese. Info: Fattoria Terre del Marchesato, loc. Sant’Uberto 164, tel. 0565.749752, www.terredelmarchesato.com.

La testina di cinghiale

La ricetta che più di ogni altra si identifica con la tradizione locale è la leggendaria testina di cinghiale, tesoro gastronomico e unicità indissolubilmente legata a Castagneto Carducci. La ricetta prevede una lavorazione lunga e complessa ancora oggi patrimonio di famiglie, cacciatori, macellai e ristoratori. La preparazione è un rito che può durare tre o quattro giorni. Da Ugo, nel cuore di Castagneto Carducci, è il luogo eletto per provare la testina, generalmente presente nel menù da ottobre ad aprile. Info: Da Ugo, via Pari 3/a, tel. 0565.763746.

Extravergine superiore

Elaborare la tradizione, andare oltre i dogmi e prendersi la libertà di sperimentare ricercando la qualità è il percorso di due produttori che rappresentano l’eccellenza dell’olio extravergine d’oliva. Provare per credere.

Il Felciaio, loc. Campastrello 274, tel. 347.1112325, www.ilfelciaio.it.

Fonte di Foiano, loc. Crocino, tel. 0565.766043, www.fontedifoiano.it

INFO UTILI

Dove dormire

Dove mangiare

  • Agriristoro La Cesarina, via di Segalari 179/a, tel. 346.3050544, www.lacesarina.com: cucina castagnetana, prodotti locali, semplicità e accoglienza, posizione meravigliosa.
  • Enoteca Castagnetana, via Marconi 18, tel. 0565.763703: ricette castagnetane, cantina con vini locali emerganti, panorama da urlo.
  • Ristomacelleria San Martino, via Vittorio Emanuele II 28, tel. 334.7493814: carni e salumi garantiti da Davide Fancelli, il cicciaio.
  • Agripub Casa dell’Orzo, via V. Emanuele, tel. 328.9510668: birre di produzione locale e i meravigliosi panini di Giulio.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

  • Visit Castagneto: www.visitcastagneto.com
  • La Strada del Vino-Costa degli Etruschi, largo Nonna Lucia 5, tel. 0565.749705

NOTE DI VIAGGIO

Questo lembo di Maremma è stato luogo d’ispirazione per Giosuè Carducci, premio Nobel per la Letteratura, che ha lasciato il suo cognome a Castagneto. Ha trasformato questa terra dall’anima aspra e selvaggia in poesia, ha dipinto la Maremma come un idillio sublime pur essendo un omone irascibile, sanguigno che sapeva ridere sobbalzando sulla sedia, tuonare di rabbia e pungere con l’ironia. La poesia è immortale, gli uomini no, ma non è difficile immaginare il Poeta nella Castagneto di oggi.

Accetterebbe volentieri l’invito del sindaco per la rassegna enogastronomica Castagneto a Tavola: seduto accanto a conti e marchesi, vignaioli, cacciatori e pescatori, non perderebbe occasione di accendere gli animi mangiando la testina di cinghiale con le mani, tracannando Sassicaia come fosse vin di fiasco.

I castagnetani DOC hanno nel sangue lo stesso DNA del poeta e del maestro: pane al pane e, soprattutto, vino al vino. Non più gli ettolitri dei vecchi vignaioli ma le bottiglie e le etichette che conquistano anche i palati più esigenti. Vigneti e cantine dunque, ma anche la silenziosa e discreta presenza di antichi ulivi che da queste parti regalano un nettare extravergine e sensuale.

Il borgo di Castagneto con i suoi profili collinari, il “castello” Bolgheri e il monumentale Viale dei Cipressi, la Marina con le grandi spiagge e le pinete, Donoratico attraversata dall’Aurelia e da tante storie di viaggio, compongono il paesaggio umano di questa Toscana nobile ed extravergine.