Un cammino tra fede, storia e natura, con il mare davanti agli occhi
Camminare davanti al mare cristallino, verso i monumenti millenari e i luoghi simbolo del martirio dei santi Gavino, Proto e Gianuario.
Un percorso tra fede, storia e natura lungo la costa ricamata da alte falesie che si tuffano nell’acqua azzurra o verde smeraldo.
Porto Torres, la porta per il nord-ovest della Sardegna,
si può scoprire semplicemente così, attraverso un itinerario lento che comincia dalla torre costiera di Abbacurrente.
Da qui si prosegue per due chilometri fino a raggiungere la bianca chiesa a picco sul mare di Balai Lontano, costruita nel luogo in cui secondo la tradizione furono decapitati nel 303 d.C. i tre Martiri Turritani, patroni della città e venerati anche in altri centri dell’isola, in Campania, Toscana e Corsica.
Ancora un chilometro di cammino lungo la costa e si incontra un’altra chiesa, quasi gemella, sempre a picco sul mare, che continua a raccontare la storia dei tre santi: è il santuario di Balai Vicino, che sorge accanto a un ipogeo, luogo della prima sepoltura di Gavino, Proto e Gianuario.
Lì, ogni anno, il 3 maggio vengono accompagnate le statue lignee che li rappresentano, meta di pellegrinaggio sino al giorno di Pentecoste, celebrazione che coincide con la grande Festha Manna per i Martiri Turritani.
Per rendere invece omaggio alle reliquie dei tre santi bisogna puntare verso il centro della città: qui si trova la Basilica di San Gavino (1030-1080 d.C.), il monumento romanico più grande della Sardegna e l’unica basilica in Italia progettata e costruita con due absidi affrontate.
La chiesa è famosa anche per la grande cripta seicentesca.
Un’altra tappa da non perdere è il sito archeologico di Turris Libisonis (41 a.C.) ricco di straordinari mosaici, statue, tabernae, cardi e decumani.
Qui si ergono maestosi i resti delle antiche terme romane, denominate “Palazzo di Re Barbaro”, nome che la tradizione popolare ha assegnato al governatore che decretò la condanna a morte dei santi Martiri Turritani.
Non si può lasciare Porto Torres senza visitare il bellissimo Ponte Romano, il museo del Porto e le necropoli di Su Crucifissu Mannu, Tanca Borgona e Via Libio.
A bordo del traghetto si raggiunge, poi, l’altra metà del territorio comunale, l’isola Parco nazionale dell’Asinara: tanti percorsi di trekking vi porteranno alla scoperta di questo straordinario ambiente incontaminato dove a risplendere sono i colori del mare e della flora, paesaggi isolati e rare specie animali, come il caratteristico asinello bianco.
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