L’Italia è disseminata da decine di castelli ed è un vero piacere scoprire i loro tesori, visitare le stanze e gli edifici annessi.
Durante una visita guidata, talvolta, non è possibile ammirare da vicino gli arazzi, le armature o i quadri, perché spesso sono troppo distanti dal nostro punto di osservazione, oppure sono protetti dai sistemi di sicurezza.
Ci sono due possibilità: rassegnarsi ammirandoli da lontano, oppure utilizzare uno strumento compatto che ci consenta di apprezzarne i particolari apparentemente più nascosti.
Il classico binocolo nel formato 8×25 è perfetto per questo genere di escursioni.
Chi ha intenzione di usarne uno dovrà controllare prima dell’acquisto alcune caratteristiche tecniche, per verificare che l’oggetto prescelto sia valido in questo specifico settore.
Per esempio, sarà molto importante verificare la distanza minima di messa a fuoco dichiarata dal costruttore.
Solitamente consigliamo di acquistare un prodotto che riesca a focalizzare dettagli da circa un metro e mezzo di distanza, massimo due.
Nel caso in cui si utilizzassero occhiali da vista,
sarà indispensabile procurarsi un binocolo dotato di oculari che forniscano un’estrazione pupillare compresa tra 17 e 20 millimetri.
Per chi desiderasse ammirare con dovizia di particolari i tesori spesso visibili all’interno delle bacheche installate in alcuni castelli (monete, medaglie, documenti originali dell’epoca) potrebbe essere necessario acquistare un binocolo per le osservazioni degli insetti e delle farfalle, in grado di mettere a fuoco un oggetto a pochi centimetri di distanza.
Con questo strumento un po’ specializzato si spalancherà di fronte agli occhi un vero e proprio micromondo.
È ovvio che un binocolo con queste caratteristiche sia preferibile qualora si possa trascorrere molto tempo tra le mura di un castello.
Osservazione esterna dei ruderi e dei manieri
Come comprensibile, l’osservazione all’interno dei castelli non è molto differente da quella che si può praticare visitando una villa o un museo, tuttavia, sarà possibile divertirsi osservando anche al di fuori delle mura, certe volte anche in maniera più divertente e proficua.
Gli appassionati di architettura o di storia, per esempio, potrebbero esaminare i dettagli che compongono le mura di un maniero,
oppure verificare le differenze costruttive tra differenti edifici.
Sarà divertente mostrare ai propri figli i “castelli quadrati”, oppure quelli “a recinto”, risalenti al 1100 (circa) o quelli poligonali costruiti in epoca successiva, sino ad arrivare ai “castelli rotondi”, concepiti dal genio dei costruttori più o meno a metà del XII secolo.
Sarà anche concretizzabile osservare da lunga distanza la presenza di particolari costruttivi
come le torri del barbacane, oppure i moli del castello, i torrioni di guardia, i fossati, le merlature, le feritoie e così via.
Per questo genere di osservazioni potrebbe essere molto utile acquistare un binocolo stabilizzato con almeno dieci ingrandimenti e obiettivi da 30 millimetri di diametro.
In caso di osservazioni a lunga distanza – per esempio da un’altura che consenta di osservare più castelli – l’esperienza visiva sarà soddisfatta avvalendosi di un binocolo 20 x- 30 x con obiettivi da almeno 80 millimetri, dotato di un treppiede robusto e regolabile.
Birdwatching tra i ruderi
Anche i falchi pellegrini amano queste genere di struttureNon tutti sanno, inoltre, che soprattutto nei ruderi dei castelli e delle torri possono trovare riparo sia rapaci diurni sia notturni,
come per esempio il falco pellegrino, oppure i gufi, le civette e i barbagianni.
In questa ipotesi è possibile compiere delle vere e proprie sessioni di birdwatching non solo utilizzando il binocolo ma anche avvalendosi di potenti telescopi terrestri che forniscano ingrandimenti compresi tra i 20 e i 70 ingrandimenti.
Sarà così probabile divertirsi a identificare le specie più comuni o scoprire le più rare
e in taluni casi verificare le loro abitudini alimentari, analizzando le borre che si potranno trovare sul terreno prospiciente la costruzione.
Binocolo più Smartphone per fotografare
Se non ci sono problemi d’ingombro e se fosse possibile fotografare le opere presenti, i dettagli architettonici esterni (o i rapaci), si potrà utilizzare il binocolo come se fosse un vero e proprio obiettivo fotografico.Un adattatore fotografico universale o specifico consentirà di collegare qualsiasi smartphone o fotocamera compatta all’oculare del binocolo preferito.
In questo modo si sostituirà (ovviamente non con la stessa qualità) un’ingombrante fotocamera dotata di teleobiettivo.
È utile ricordare che con la tecnica del “phonescoping”
la lunghezza focale ottenuta dipenderà dall’ingrandimento del binocolo, moltiplicato per la focale dell’obiettivo del vostro smartphone (o fotocamera compatta).
Se per esempio si utilizzerà uno smartphone con un obiettivo con focale da 52 mm, collegandolo a un binocolo da otto ingrandimenti si otterranno fotografie scattate a ben 416 mm di focale.