Dopo quasi trent’anni dall’ultima esposizione milanese, l’artista ferrarese Filippo de Pisis (1896 – 1956) torna a Milano. Dal 4 ottobre 2019 al 1 marzo 2020 il Museo del Novecento ospiterà infatti un’ampia retrospettiva che vuole restituire la sensibilità artistica di de Pisis e dare luce al suo ruolo nella pittura italiana tra le due guerre.
L’esposizione è promossa e prodotta da Comune di Milano|Cultura – Museo del Novecento e casa editrice Electra, con il sostegno della Associazione Filippo de Pisis. Curatori sono Pier Giovanni Castagnoli e Danka Giacon, conservatrice del Museo del Novecento.
Il percorso si snoderà lungo dieci sale e presenterà al pubblico più di 90 dipinti, tra i più “lirici” della sua produzione, provenienti dalle principali collezioni museali italiane: Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, Museo delle Regole Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo, Galleria d’Arte Moderna di Torino, Mart di Trento e Rovereto, Ca’ Pesaro di Venezia e La Galleria Nazionale di Roma.
Le opere verranno esposte in senso cronologico, a partire dagli esordi del 1919 fino al periodo drammatico dei lunghi ricoveri nella clinica psichiatrica di Villa Fiorita all’inizio degli anni Cinquanta. Grande attenzione sarà data ai luoghi che hanno ispirato la sua ricerca espressiva, come Milano, Roma, Venezia, il Cadore, Parigi e Londra.
In un continuo gioco di rimandi tra parola e colore, poesia e pittura, la rassegna ripercorrerà anche i temi cruciali della poetica di de Pisis attraverso l’accostamento di vedute urbane, nature morte e seducenti fantasie marine. Natura morta isterica (1919), Le cipolle di Socrate (1926), Ritratto femminile (1950) e Gladiolo Fulminato (1930) sono solo alcuni dei capolavori esposti.
Dalla primavera del 2020, la mostra verrà ospitata al Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps, nell’ambito del programma dedicato all’arte del Novecento italiano.