Musica incastonata nei paesaggi d’alta quota delle Dolomiti: torna Val di Fassa Panorama Music, la cui quinta edizione è partita il 4 luglio e si concluderà il 25 agosto. Con i suoi concerti all’aperto in orario diurno, la rassegna musicale fa dei paesaggi dolomitici della Val di Fassa i protagonisti assoluti dello spettacolo, non meno dei live, che saranno tutti a ingresso gratuito. Contesti naturalistici suggestivi sempre diversi faranno da cornice ai concerti: Ciampedie (Vigo di Fassa), Buffaure (Pozza di Fassa), Ciampac (Alba di Canazei), Col Margherita (Passo San Pellegrino), lo Chalet Valbona (Lusia, Moena), il Rifugio Fredarola (Belvedere, Canazei), il Rifugio Friedrich August (Col Rodella, Campitello di Fassa), la Baita Paradiso (Passo San Pellegrino). Qui musica e natura d’alta montagna suoneranno all’unisono. Tutti i luoghi sono raggiungibili con gli impianti di risalita ma anche a piedi, per chi vuole aggiungere un tocco sportivo e avventuroso all’ascolto.
In cartellone si distinguono vari percorsi di ascolto. Val di Fassa Panorama Music è organizzato dalle Società impianti a fune della Val di Fassa, in collaborazione con l’Azienda per il Turismo della Val di Fassa.
“Lingue minoritarie, giovani e musica jazz” è una vera e propria rassegna nella rassegna, attraverso la quale Val di Fassa Panorama Music dà risalto ad artisti che lavorano su testi in lingue minoritarie.
Due appuntamenti si svolgeranno in via eccezionale in orario serale al Teatro Navalge di Moena. Il 25 agosto, Disaster, l’ensemble jazz della scuola di musica di Lana, farà da apertura per la band della cantante e chitarrista friulana Silvia Michelotti. Il suo “Il Princip content e altris contis” si ispira alle favole di Oscar Wilde, dimostrando come sia possibile produrre cultura in lingua friulana senza tirare in ballo le tradizioni popolari, confrontandosi invece con l’attualità di temi di denuncia, ribellione e ricerca spirituale.
Diurni e in alta quota saranno invece gli altri spettacoli dedicati alle lingue minoritarie. Il 28 luglio (Baita Paradiso – Passo San Pellegrino) con il trio della cantante Elsa Martin, che scava nell’espressività lirica del friulano.
Ampio spazio avranno le musiche black, in innumerevoli varianti, tra cui segnaliamo il quintetto del fisarmonicista Titti Castrini, che viaggia da New Orleans alla canzone d’autore, tra atmosfere gitane e swing anni Trenta (1 agosto, Buffaure – Pozza di Fassa); le torrenziali improvvisazioni su travolgenti ritmiche afrobeat del quartetto Bandanera Afrobeat, creato dal batterista senegalese Moulaye Niang assieme al percussionista Mafal Diaw (4 agosto, Rifugio Friedrich August – Col Rodella – Campitello di Fassa).
Classica e jazz flirtano tra di loro nelle restanti date del programma. Il quartetto di sassofoni Saxofollia (22 agosto, Col Margherita – Passo San Pellegrino) si muove con disinvoltura tra vari repertori: barocco, classico, operistico e jazz, con incursioni dallo swing al be-bop fino al jazz contemporaneo. La pianista Raffaella Zagni e la violinista Angela Palfrader nel loro “Non Solo Tango” (8 agosto, Ciampedie – Vigo di Fassa) intrecciano le sonorità classiche dei loro strumenti con spunti jazzistici e varie forme di danza (tango, valzer, czarda, rumba…), in una variopinta assimilazione di materiali musicali eterogenei. Strumenti arcani (come la dulsetta) saranno in mano a Camilla Dell’Agnola e Valentina Turrini, il cui “Canti del Vivo” è un concerto canoro polifonico e strumentale che entra in stretta simbiosi con l’ambiente naturale che lo ospita (18 agosto, Ciampac – Alba di Canazei) e il cui repertorio attinge a diverse culture tradizionali. Sarà invece schiettamente jazzistico il duo che affianca la cantante e pianista tedesca Olivia Trummer e il batterista Nicola Angelucci: un connubio strumentale insolito, favorito dall’ormai lungo affiatamento tra i due musicisti (11 agosto, Chalet Valbona – Lusia – Moena).